«In un momento particolare in cui il calcio italiano ha assoluto bisogno di ritrovare rapidamente certezza di comportamenti etici e trasparenti - continua Petrucci
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Petrucci a FIGC: “L'etica non prevede interpretazioni”
«In un momento particolare in cui il calcio italiano ha assoluto bisogno di ritrovare rapidamente certezza di comportamenti etici e trasparenti – continua Petrucci
-, inspiegabilmente nell'ambito della Federcalcio viene espressa un'interpretazione che va ben al di là delle richieste di merito, diventando una pericolosa invasione di campo e una sgarbata intromissione nelle prerogative dell'Alta Corte di Giustizia presso il Coni, unico organo con funzioni consultive e giurisdizionali al quale il Comitato Olimpico Nazionale Italiano fa riferimento per Statuto».
«Resta inteso - conclude il n.1 dello sport italiano - che la direttiva emanata dalla Giunta Nazionale Coni il 20 dicembre scorso, peraltro rafforzativa di quanto già previsto fin dal 2004 nel Codice di Comportamento Sportivo, è immediatamente esecutiva e le Federazioni sono state già chiamate a recepire al più presto i relativi adeguamenti normativi. I principi etici non prevedono pareri interpretativi». (ANSA)
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