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Patenti vendute, anche Vucinic nell’inchiesta

(La Repubblica – M.Lugli) – Dai mille e cinquecento ai 3 mila euro per mettersi al volante senza aver mai sostenuto l’esame per la patente di guida. Un giro di migliaia di documenti falsi quello scoperto dagli agenti di Antonio Di...

Redazione

(La Repubblica - M.Lugli) - Dai mille e cinquecento ai 3 mila euro per mettersi al volante senza aver mai sostenuto l’esame per la patente di guida. Un giro di migliaia di documenti falsi quello scoperto dagli agenti di Antonio Di Maggio, dirigente dell’VIII gruppo della polizia Roma Capitale.

Durante le oltre cento perquisizioni scattate alle 5 di ieri mattina è saltata fuori anche la patente di Mirko Vucinic, ex calciatore della Roma e ora in forza alla Juventus che, nei prossimi giorni, sarà ascoltato dai sostituti Carlo Lasperanza e Roverto Felici. Tra gli indagati, un centinaio in tutto, ci sono anche alcuni funzionari della motorizzazione civile e i loro uffici sono già stati perquisiti, assieme a una quarantina di agenzie di pratiche automobilistiche, dalla polizia municipale. Un’indagine lunga e complessa che ha preso il via da una vicenda molto simile anche se non collegata a quella delle patenti. Nel dicembre scorso, a Tor Bella Monaca, un’agente dell’VIII gruppo fu arrestata dai suoi stessi colleghi. La donna, con la complicità di un romeno che vive nella zona, prendeva soldi dagli stranieri del quartiere per far ottenere loro la carta d’identità e altri documenti evitando i controlli obbligatori per legge.

L’idea di controllare la regolarità delle procedure è scattata quando gli uomini di Antonio Di Maggio hanno iniziato uno screening sui cittadini extracomunitari fermati durante i controlli in strada. Moltissimi di loro, specialmente cinesi o zingari, non parlavano una sola parola di italiano: come avevano potuto superare i quiz per la patente se una traduzione in lingue straniere non è prevista? Alcuni immigrati, messi sotto torchio, hanno ammesso candidamente di aver pagato e di aver ottenuto il documento senza aver sostenuto l’esame. Il prezzo andava dai 1500 ai 3 mila euro a seconda del tipo di patente richiesta e non si esclude che nel giro ci fossero anche tassisti, noleggiatori con conducente o autisti di mezzi pubblici. Gli investigatori hanno individuato una quarantina di agenzie coinvolte nell’imbroglio e sequestrato interi armadi pieni di documentazione. Tutte le sedi della motorizzazione sono state perquisite stamattina e diversi funzionari sono indagati. La truffa durava da diversi anni e chi indaga parla di migliaia di patenti illegali che, ora, andranno tutte ritirate. Le accuse, in questa prima fase, sono di falso, concussione e corruzione ma non si esclude che in futuro sugli indagati possa abbattersi un’incriminazione per il reato, ben più grave, di associazione per delinquere. Nessun nome noto è emerso, almeno per ora, oltre a quello di Vucinic ma non si esclude che qualche altro calciatore straniero sia finito nel mirino degli investigatori.

L’inchiesta è solo all’inizio. «L’inchiesta è una garanzia a tutela di tutti gli utenti della strada - commenta il sindaco Gianni Alemanno - che fa seguito alla grande quantità di controlli capillari sui tagliandi delle assicurazioni e ai quasi 5 mila test su droga e alcol al volante degli ultimi mesi». Samuele Piccolo, vicepresidente dell’assemblea capitolina, si augura che le patenti vengano revocate al più presto assieme alle licenze per i titolari delle agenzie coinvolte mentre il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha annunciato che l’associazione si costituirà parte civile «in rappresentanza della collettività danneggiata da simili illegalità».