Espulso per la prima volta quest'anno, a Bologna, Antonio Conte cambia registro. Più che arrabbiato si mostra sorpreso: «C'è stata - ha ricostruito - una protesta generale della panchina.
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Juve, Conte espulso: "Ora non parlerò più degli arbitri"
Espulso per la prima volta quest’anno, a Bologna, Antonio Conte cambia registro. Più che arrabbiato si mostra sorpreso: «C’è stata – ha ricostruito – una protesta generale della panchina.
Da parte mia non c'è stato nessun insulto, nè bestemmie. Chi mi conosce sa che non fa parte del mio costume. Sono situazioni di calcio, punto e basta. Ne prendiamo atto. Ora spero di non essere squalificato». E c'è addirittura una promessa, come risposta a chi gli ha chiesto come abbia visto l'azione dubbia su De Ceglie, che ha provocato le lamentele bianconere: «Quello che avevo da dire l'ho già detto. Di qui fino alla fine dell'anno non commento più l'operato degli arbitri, lasciamo stare. Lasciamoli tranquilli, sereni».
L'allenatore della Juve non si deprime nemmeno più di tanto per l'occasione persa di aggancio, nè per il pareggio, il terzo di fila, il quinto nelle ultime sei, il tredicesimo quest'anno: «L'abbiamo raggiunto, e secondo me meritavamo di vincere. Prendiamo gli aspetti positivi: contro di noi ancora non ha gioito nessuno. Ed è inevitabile che più avanti si va, più diventi dura. Ci deve dare ancora soddisfazione, farci essere ancora più tosti, incazzati». Non bisogna dimenticare che «il Bologna ha in attacco Diamanti, Ramirez e Di Vaio: »non so quante squadre medie possono schierare un trio cosi«, che si è trovato di fronte »la nostra prima emergenza«, cioè l'assenza dei due centrali titolari. »A questi ragazzi - ha aggiunto - non posso rimproverare niente, perchè è stata un'ottima partita. Abbiamo preso un cazzotto nella prima loro azione e poi ci siamo tirati su. Le facce viste alla fine mi fanno inorgoglire. Hanno capito cosa significa giocare per vincere«. Nessun calo, dunque: »Sapevamo che la strada rimane lunga«. Chi invece si gode il nono risultato utile nelle ultime dieci partite, è Stefano Pioli. »Devo fare i complimenti alla mia squadra - ha detto - ed è un peccato che abbiamo preso gol quando stavamo tornando fuori. È stata una bellissima prestazione. Volevamo giocarcela e così abbiamo fatto«.
Il tecnico del Bologna non recrimina sulla punizione che ha avviato il gol del pareggio, forse con la palla in movimento: »sono stati più bravi a battere velocemente e a colpirci«. (ANSA).
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