(gazzetta.it) In Inghilterra è un’altra notte di Coppa (di Lega). E il filo conduttore delle tre sfide che concludono la due giorni degli ottavi di finale è la rivincita. Rivincita come quella che il Chelsea si prende con il Manchester United (5-4 il finale), dopo la sconfitta zeppa di veleni di domenica scorsa. Certo, le due squadre erano stravolte e imbottite di rincalzi rispetto al confronto di Premier, ma entrare nelle migliori otto della Capital One Cup e sbarrare la strada agli acerrimi nemici è pur sempre una bella soddisfazione per Di Matteo.
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Inghilterra: Chelsea-ManUtd, folle 5-4! Liverpool e Tottenham k.o.
(gazzetta.it) In Inghilterra è un’altra notte di Coppa (di Lega). E il filo conduttore delle tre sfide che concludono la due giorni degli ottavi di finale è la rivincita.
RIVINCITA CHELSEA — A metà del primo tempo Romeu la combina grossa. Riceve al limite della propria area il rinvio dal fondo di Cech, ma si addormenta e si fa portar via la palla da Anderson. Il brasiliano serve Giggs, e per il veterano è un giochino da ragazzi freddare il portiere ceco per il suo primo gol stagionale. Ai Blues sono sufficienti nove minuti per pareggiare. Moses s’incunea nell’area di rigore dei Red Devils dalla destra, Büttner lo atterra: non ci sono dubbi, è rigore. Luiz lo converte, anche se un brivido corre lungo la schiena dei supporter di casa, in quanto Lindegaard legge bene la traiettoria e sfiora il pallone.
HAZARD AL 90' — Il “Chicharito” Hernandez ha chiaramente un debole per il Chelsea. A tre minuti dalla pausa riporta in vantaggio lo United punendo l’undici della capitale per la sesta volta in nove confronti. Una mano grande così gliela dà David Luiz che perde palla in mezzo al campo: Rafael recupera, Anderson è nuovamente l’assist-man e il sinistro del messicano non dà scampo a Cech. La seconda frazione di gioco non è iniziata nemmeno da sette minuti, e i blu completano la seconda rimonta. Il colpo di testa di Cahill, sul corner di Mata, è una sassata e la respinta di Rafael arriva quando la sfera ha già ampiamente superato la linea. Il terzo gol dei Diavoli Rossi parla portoghese: l’uno-due tra Nani e Anderson è infatti finalizzato dal capoverdiano con un morbido “scavetto”. Di Matteo tenta il tutto per tutto, e lancia nella mischia in rapida successione Hazard e Oscar. E i Blues, dopo aver rivendicato un rigore per un mani di Keane sulla conclusione di Mata, ne ottengono un altro, il secondo di serata, per un’ancata di Wooton su Ramires. Hazard spiazza Lindegaard e manda il match ai supplementari.
SUPPLEMENTARI — L’ingenuità di Keane trasforma un alleggerimento di routine in un assist per Sturridge che mette comodamente in rete per il punto del 4-3. È il gol che decide l’incontro, anche se Ramires infila il pokerissimo in contropiede al 116’, e il rigore di Giggs allo scadere regala qualche secondo addizionale di vana speranza ai supporter dello United.
LIVERPOOL E TOTTENHAM OUT — La rivincita la centra anche lo Swansea. È infatti la prima volta che i gallesi se la vedono con l’allenatore che li abbandonò in estate, Brendan Rodgers, e i bianchi non si fanno pregare per dare un dispiacere al nordirlandese e al suo Liverpool. Finisce 3-1 ad Anfield grazie a una zuccata di Chico, a una rete in mischia di Dyer, al punto della bandiera di Suarez su assist di Gerrard (entrambi subentrati nella ripresa), e al gol del definitivo KO a nome de Guzman. E, infine, è freddissima la rivincita consumata dal Norwich. I Canarini attendono la bellezza di 39 anni per vendicare la sconfitta subita proprio contro il Tottenham e proprio nella League Cup. Allora si giocava la finale, ma il 2-1 servito agli Spurs è pur sempre tonico fondamentale per una compagine che è ritornata in linea di galleggiamento dopo uno spunto di stagione inguardabile. Bale aveva portato in vantaggio gli ospiti con una conclusione da fuori area, ma l’autorete del neo-entrato Vertonghen e il punto di Jackson, negli ultimi 6 minuti del confronto, regalano la qualificazione al Norwich.
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