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Il calcio italiano sprofonda e Platini ci mette paura…

(repubblica.it – SPY CALCIO F.Bianchi) Michel Platini l’ha ribadito anche di recente, in occasione del congresso Uefa di Istanbul: “Il progetto del financial fair play va avanti, non guarderemo in faccia a nessuno“.

Redazione

(repubblica.it - SPY CALCIO F.Bianchi)

Michel Platini l'ha ribadito anche di recente, in occasione del congresso Uefa di Istanbul: "Il progetto del financial fair play va avanti, non guarderemo in faccia a nessuno".

E ha avuto anche il via libera della Commissione Ue. "Un passo avanti decisivo per assicurare un futuro prosperoso e stabile al calcio europeo", ha detto l'ex campione francese. Dal 2014 scatteranno le sanzioni che, nei casi estremi, potrebbero portare anche all'esclusione dalle Coppe europee. Ma non sembra proprio che gli sceicchi, o gli Abramovich della situazione, si stiano a preoccupare: anzi, continuano a spendere senza problemi. E anche i grandi club italiani sono ormai tutti fuori norma (si salva solo il Napoli). Per stare al passo con l'Europa, ecco che hanno portato i bilanci in rosso: ma non sempre, per la verità, riescono nel loro intenti visto che quest'anno solo il Milan resta in corsa in Champions e che il nostro calcio, ma non è una novità, ha fatto una pessima figura nelle Coppe (soprattutto nell'Europa League), salvo rare eccezioni (leggi: Napoli). Gli ultimi conti economici sono drammatici. I club di serie A sono schiacciati da 1,55 miliardi di debiti. Il risultato netto è di -284,7 milioni. Stando agli ultimi bilanci, quelli del 2009-'10, soltanto Bari (ora in B), Brescia (ora in B), Catania, Lazio, Napoli, Palermo, Parma e Udinese avevano chiuso in attivo. Tutte le altre un passivo, e alcune in situazioni davvero pesanti. Senza i (tanti) soldi delle tv, il nostro calcio sarebbe già fallito da tempo. L'Inter, tra l'altro, rischia il prossimo anno di restare fuori dall'Europa, e questo comporterebbe almeno 30 milioni di euro, se non di più, di mancati introiti. Con gravi danni ad un bilancio che è già da profondo rosso: -207 milioni nel 2006-'07; -148 nel 2007-'08; -154 nel 2008-'09; -69 nel 2009-2010; -86 nel 2010-2011. Per gli stipendi dei calciatori Moratti spende 190 milioni a stagione, una follia, e non sarà facile liberarsi di alcuni "vecchietti" (meglio non far nomi...) che hanno ancora anni ed anni di contratto. Eppure c'è qualche tifoso nerazzurro che ha avuto il coraggio di contestare Moratti, che in questi anni ha ripianato sempre i debiti (ad ottobre 2011 l'ultimo aumento di capitale, 40 milioni) e che ha portato a grandi successi. In situazione non facile anche la nuova Roma made in Usa: quest'anno, senza Coppe (è uscita ai playoff dell'Europa League), incassa pochino ed è attesa da un altro consistente aumento di capitale: il deficit di 30,8 milioni del 2010-'11 peggiorerà sicuramente a giugno. La stessa Juventus, per rilanciarsi ai vertici, ha chiuso a meno 95,4, il peggior bilancio della storia bianconera. Fra gli aspetti positivi c'è il nuovo stadio, quasi sempre pieno, che è un valore aggiunto per il futuro, e il fatto che il prossimo anno la Juventus dovrebbe tornare in Champions. Il Milan in Europa c'è, come detto. Adriano Galliani è un ottimo amministratore delegato ma ha chiuso anche lui in rosso: meno 69,8 milioni (e in futuro sarà difficile fare meglio). Sa benissimo, l'ad del Milan, che è sempre più dura tenere il passo di Barcellona, Real o Manchester (City e United). Tempo fa Galliani disse: "Il nostro calcio era come un ristorante di lusso, ma ora si sta trasformando in una pizzeria...". Apriti cielo: gli diedero addirittura del disfattista. Invece ha perfettamente ragione. In futuro i nostri club potranno ancora permettersi di avere gli Ibrahimovic? Sarà sempre più difficile. E la mannaia di Platini ormai si avvicina...

Convegno a Roma su "nuove tecnologie per nuove abilità"

Nuove tecnologie per nuove abilità": il 3 aprile a Roma (teatro Ss. Apostoli, piazza Sempione 1) si terrà un importante convegno sulla ricerca al servizio delle persone con disabilità. Modera i lavori l'avvocato Gianfranco Tobia, presidente del centro studi economia, diritti ed etica dello sport. Tra i relatori il Vescovo di Goma, Ruboneka, e il professor Fabio Pigozzi, presidente commissione scientifica dell'istituto di medicina dello sport.