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Extracomunitari: contro la A i calciatori e la Lega Pro

(Repubblica.it – F.Bianchi) – Martedì 5 luglio si annuncia un consiglio federale molto acceso, e non solo sulla questione dello scudetto 2006. Si litigherà sicuramente sul secondo extracomunitario richiesto dalla Lega di serie A.

Redazione

(Repubblica.it - F.Bianchi) -Martedì 5 luglio si annuncia un consiglio federale molto acceso, e non solo sulla questione dello scudetto 2006. Si litigherà sicuramente sul secondo extracomunitario richiesto dalla Lega di serie A.

Si tratta di numeri bassi, perché uno esce e uno entra: al massimo pochi stranieri in più (e sono già tanti, troppi...). Ma la questione non è tecnica, è soprattutto politica. L'Aic, sindacato calciatori, si vuole mettere di traverso perché la Lega di A non ha firmato il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto il 30 giugno dell'anno scorso e facendo uno sgarbo anche a Giancarlo Abete che si era esposto di persona. Resta in ballo la vecchia questione degli allenamenti differenziati, cosa che ai club con rose smisurate interessa, eccome. Ma non c'è solo il sindacato calciatori, con il neopresidente Damiano Tommasi, che si schiera contro la Lega di A, rappresentata in consiglio da Beretta, Cellino (se si presenta) e Lotito (semprepresente, ovunque). Anche la Lega Pro di Mario Macalli è pronta a votare contro. Il motivo? "Una questione di principio: difendiamo l'identità del nostro calcio". Inoltre la Lega Pro da tempo è in guerra con quella maggiore per la faccenda dei diritti tv, "che ci spettano". Sono finiti pure in tribunale.

Difficile, a questo punto, che si possa parlare di un altro aspetto importante, quello dell'articolo 40 delle Noif, le norme organizzative interne della Figc. Prevede l'ingresso di centinaia di bambini, o quasi, extracomunitari mai tesserati per la Federazione di appartenenza (dove li trovano, sulle spiagge?) e che dopo qualche mese firmano in Italia il loro primo contratto da professionisti. Una brutta storia, misteriosa: che fa sorgere non pochi sospetti. Martedì si parlerà anche di iscrizioni ai campionati: in serie B l'Ascoli ha qualche problema, la Lega Pro si ritrova con alcuni club importanti che non si sa ancora se ce la faranno, oppure, nella migliore delle ipotesi, partiranno con una penalizzazione (un punto ogni mancanza). L'Atletico Roma di sicuro non è più la terza squadra della capitale: se va bene giocherà a Pomezia o Marino, ma se va male (e i rischi pare ci siano) non si iscrive nemmeno. Grossi pericoli anche a Foggia: possibile che il patron Casillo non riesca a trovare una fidejussione da 600.000 euro? La Salernitana è nelle mani del sindaco: speriamo bene.