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Calcioscommesse, ore decisive La battaglia contro l'omertà

(repubblica.it – SPY CALCIO F.Bianchi) Sei mesi per chi non denuncia, minimo tre anni per chi ha commesso un illecito.

Redazione

(repubblica.it - SPY CALCIO F.Bianchi) Sei mesi per chi non denuncia, minimo tre anni per chi ha commesso un illecito.

Questo prevede il codice di giustizia sportiva e potrebbe riguardare decine e decine di tesserati, fra allenatori, dirigenti e calciatori. Il processo al calcio scommesse si avvicina: ai primi di maggio ci saranno i deferimenti (altri ne seguiranno più avanti) e verso fine maggio potrebbe iniziare già il primo processo. Stefano Palazzi e il suo pool di 12 persone stanno lavorando a pieno ritmo: il 26 aprile dovrebbero concludere gli interrogatori che hanno interessato un centinaio di persone. A meno che decidano un appendice, chiamando ad esempio Conte. Qualcuno ha collaborato: avrà sconti di pena ma soprattutto è stato utile per chiarire il quadro accusatorio. Non è per niente facile per la giustizia sportiva venirne a capo perché deve aspettare quello che decidono le tre procure della Repubblica che indagano. A Cremona sono a buon punto , anche se presto dovrebbero uscire fatti nuovi che però non interessano la serie A. A Napoli e Bari sono in una fase decisiva, ma presto potrebbero dare a Palazzi il primo materiale. Non ci sono alternative, d'altronde: sarà una giustizia (sportiva) a rate, e forse-se Napoli e Bari non chiuderanno in fretta-qualche giocatore e qualche società anche illustre per ora potranno scamparla. Per ora. Perché in futuro dovrebbe toccare anche a loro. La Figc vuole fare presto e bene: non può aspettare che le inchieste penali siano chiuse. E questo, come detto, rischia di lasciare qualche situazione in sospeso, qualche "stralcio" che sarà esaminato solo più avanti. Non sono d'accordo con chi sostiene che era meglio decidere con calma, a inchieste penali chiuse. La giustizia sportiva deve essere il più possibile veloce: entro i primi di luglio d'altronde bisogna comunicare all'Uefa le squadre che faranno le Coppe europee. Certo, vista la situazione così grave c'è da pensare che i processi (sportivi) per il calcioscommesse chissà quando finiranno : ma è colpa di Petrucci, Abete e Palazzi? No, è colpa dei tanti (troppi) che sono stati coinvolti in questa storiaccia e dai tanti (troppi) che non hanno denunciato quello che sapevano. Rischia, come noto, anche il tecnico della Juventus, Conte. E potrebbero avere problemi anche Bonucci, Pepe e Cannavaro. Insieme a moltissimi altri calciatori di livello minore. E' vero che sapevano e sono stati zitti? L'articolo 7 (commi 7 e 8) del codice di giustizia sportiva prevede la squalifica "non inferiore ai sei mesi" a chi non ha denunciato un illecito sportivo di cui è venuto a conoscenza. Ma di solito Palazzi chiede come condanna un anno di squalifica e in ambienti calcistici si sostiene che la norma, pur già inasprita da Abete, sia ancora troppo blanda. "Dobbiamo stroncare l'omertà, in troppi sapevano e non hanno denunciato", spiegano alcuni dirigenti. Basta pensare a quello che è successo a Bari. Forse se ne parlerà nel prossimo consiglio federale, il 27 aprile: le norme attuali andranno magari riviste. I processi si terranno comunque con queste regole: da graduare la responsabilità oggettiva dei club. In qualche caso sicuramente sono parte lesa, ma cosa aspettano a prendere le distanze da calciatori "infedeli"? Palazzi comunque già in passato aveva avuto la mano pesante nei confronti dei tesserati e aveva attenuato le condanne ai club. Si regolerà così anche stavolta. Ma certo, le classifiche rischiano di restare stravolte, e molti club magari cominceranno la prossima stagione con una penalizzazione in classifica. Ma di è la colpa?Lazio in Coppa a Salerno o Rieti? No, non si puòCi risiamo. Claudio Lotito e il Coni devono mettersi d'accordo sull'affitto dell'Olimpico, e non sarà una cosa semplice. Il patron della Lazio dovrà fare la sua proposta entro fine aprile, per poter avere la licenza Uefa. Il Coni darà la sua riposta. Pare però che le parti siano ancora molto lontane. Ma la Lazio può andare a giocare la Champions (o l'Europa League) in un altro impianto, anche se ovviamente i tifosi non ne sarebbero affatto felici: di sicuro comunque gli stadi di Salerno e Rieti, di cui si è parlato in questi giorni, non sono a norma Uefa. Gli impianti che potrebbe scegliere (eventualmente) Lotito sono Genova, Palermo, Firenze, Torino (stadio Olimpico). Ma la Lazio può lasciare Roma? Mi sembra semplicemente assurdo, i tifosi fanno già sin troppi sacrifici e meritano rispetto. Per quanto riguarda invece l'iscrizione al campionato 2012-'13 c'è tempo sino al 30 giugno: ma le norme Figc prevedono che le squadre debbano giocare nel Comune di residenza. Quindi, niente Rieti o ipotesi del genere: la Lazio deve giocare a Roma, e l'unico stadio agibile è l'Olimpico...