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Calcio, Catania punta la Lazio, per Montella super derby

E adesso la Lazio. Lanciato da una serie positiva sempre più lunga (cinque risultati utili di fila, una sola sconfitta nelle ultime nove partite), il Catania aspetta domenica i biancocelesti al Massimino per verificare la fondatezza del proprio...

Redazione

E adesso la Lazio. Lanciato da una serie positiva sempre più lunga (cinque risultati utili di fila, una sola sconfitta nelle ultime nove partite), il Catania aspetta domenica i biancocelesti al Massimino per verificare la fondatezza del proprio sogno europeo,

delineatosi nell'ultimo mese grazie a una scalata che ha portato gli etnei sino all'ottavo posto in classifica. Partita significativa per il gruppo catanese, addirittura speciale per un paio di rossazzurri. Il primo è Vincenzo Montella, ex giocatore e allenatore della Roma: l'ex Aeroplanino, che si è già tolto soddisfazioni di rilievo contro i laziali sia in campo (una volta segnò un poker di gol) che dalla panchina, racconterà sabato, nella abituale conferenza stampa della vigilia (salvo variazioni di programma dell'ultim'ora), il suo personalissimo derby. Il secondo è Juan Pablo Carrizo: il portiere argentino, prelevato a gennaio in prestito con diritto di riscatto dalla società di Lotito, ha vissuto nella capitale un'esperienza poco esaltante, cominciata da titolare e conclusa, almeno per ora, da terza scelta. «Quella biancoceleste - ha spiegato Carrizo questo pomeriggio in conferenza stampa a Torre del Grifo - è una squadra forte, dovremo fare attenzione: sono terzi in classifica, in attacco dispongono di elementi di qualità come Klose, ben noto a tutti, ed Alfaro, un giocatore molto veloce e insidioso, supportati da Hernanes e Mauri. Noi per•, in casa, non dobbiamo temere nulla. Bisogna trasformare la spinta dei nostri tifosi in energia per arrivare al successo». «Sarà una gara molto bella - ha aggiunto l'estremo difensore argentino - entrambe le formazioni giocheranno a viso aperto. Stiamo bene e vogliamo ottenere un risultato importante. A Catania sono rinato: sapevo di potermi esprimere su buoni livelli ma senza la fiducia della società, che ha puntato su di me con convinzione, non avrei avuto l'occasione giusta, quell'occasione che ormai alla Lazio mi era preclusa». (ANSA)