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Cagliari, Cellino: “Giocheremo le partite in casa a Trieste”

L’ennesima provocazione del presidente Massimo Cellino o un’ipotesi concreta? Il Cagliari – alle prese con un Sant’Elia sempre più fatiscente ed agibile solo a metà e con il progetto di costruzione del nuovo stadio...

Redazione

L'ennesima provocazione del presidente Massimo Cellino o un'ipotesi concreta? Il Cagliari - alle prese con un Sant'Elia sempre più fatiscente ed agibile solo a metà e con il progetto di costruzione del nuovo stadio privato a Elmas bloccato -

è intenzionato a disputare le ultime quattro partite interne del campionato a Trieste, opzione ritenuta valida anche per la prossima stagione. Secondo quanto scrive oggi L'Unione Sarda, qualche giorno fa la società rossoblù ha inviato una richiesta ufficiale al Comune giuliano nella quale si chiede la disponibilità dello stadio Nereo Rocco per le sfide con Inter, Catania, Chievo e Juventus, ed eventualmente anche per la prossima stagione. Insomma, quella di domenica prossima contro l'Atalanta (ore 15) potrebbe essere l'ultima partita al Sant'Elia e già sabato 7 aprile, vigilia di Pasqua, la squadra di Ficcadenti potrebbe emigrare a Trieste per ospitare l'Inter.

L'attuale situazione del Sant'Elia, infatti, vede uno stadio chiuso per metà (inagibili Distinti e Curva Sud) con una capienza ridotta a 14.250, mentre per la Serie A la capienza minima richiesta è di 20 mila spettatori. Il Cagliari sinora ha sempre giocato con una deroga della Lega, ma il problema ora si pone non solo per la fine del campionato ma soprattutto per il prossimo, quando una squadra di serie A si ritroverà senza stadio. Cellino contava di anticipare i tempi per la costruzione del nuovo impianto (addirittura, in fase di presentazione, sperava di battere sul tempo anche la Juventus) ma il fatto che sia stata scelta un'area troppo vicina alle piste dell'aeroporto di Cagliari-Elmas e che vi sia un'inchiesta della Procura di Cagliari in corso ha, di fatto, bloccato il progetto.

Nel frattempo il Sant'Elia, nonostante sia stato inaugurato nel 1970 e ristrutturato 20 anni dopo per Italia 90, è diventato una struttura fatiscente all'interno della quale insistono ancora le gradinate in tubi innocenti fatte installare proprio da Cellino, che dovevano essere provvisorie ed invece resistono ormai da sette anni. E in tutti questi anni poco è stato fatto per mantenere lo stadio in sicurezza. (ANSA).