(Ansa - F.Cerri) La Spagna calcistica ha già i polsi che tremano pensando alla sequenza storica di super-clasicos che Liga, Coppa e Champions stanno per regalare al paese: se come sembra più che probabile Barcellona e Real Madrid archivieranno la settimana prossima
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Brivido Spagna, 4 Real-Barcellona in 18 giorni
(Ansa – F.Cerri) La Spagna calcistica ha già i polsi che tremano pensando alla sequenza storica di super-clasicos che Liga, Coppa e Champions stanno per regalare al paese: se come sembra più che probabile Barcellona e Real Madrid...
le pratiche Shakhtar (5-1 all'andata al Camp Nou) e Tottenham (4-0 al Bernabeu) le due corazzate di Spagna e d'Europa si incontreranno 4 volte in 18 giorni. Una cosa «Mai Vista!» strilla in prima pagina Marca.
Il poker da brivido si svolgerà fra il 16 aprile e il 3 maggio: prima, sabato 16, ci sarà il ritorno di Liga al Bernabeu. All' andata in novembre al Camp Nou il Barca aveva asfaltato gli uomini di Josè Mourinho 5-0. Quattro giorni dopo, il 20 aprile, ci sarà a Valencia la finale di Coppa del Re. Quindi, se passeranno alle semifinali della Champions, il 27 ci sarà l'andata al Bernabeu, il 3 maggio il ritorno al Camp Nou. Nessuno in Spagna ha dubbi sulla ineluttabilità della sequenza storica. «Madrid, arriviamo!» proclama dopo la vittoria dei blaugrana sul Shakhtar il catalano Mundo Deportivo, «Il Barca volge la prua verso Madrid», conferma As, che annuncia una «semifinale da sogno».
Il 'morbò, l'eccitazione, sale fra le due tifoserie. A farlo levitare ulteriormente c'è il fatto che tutte le partite saranno decisive, e che le due squadre si giocheranno l'intera stagione contro l'eterna nemica. Quella forse meno cruciale sarà la sfida di Liga. Il Barca è avanti di 8 punti e difficilmente lo scudetto potrebbe sfuggirgli. Ma certo una sconfitta al Bernabeu riaprirebbe uno spiraglio per i madridisti. A Valencia, il vincitore solleverà la Coppa del Re, l'altro rimarrà con un pugno di mosche. E nella sfida di Champions solo una delle due grandi di Spagna potrà giochersi il titolo di regina d'Europa nello stadio di Wembley. Delle due squadre è sicuramente il Real Madrid che ha più da perdere. Per il Barca, da due anni campione di Spagna con Pep Guardiola, nel 2009-2010 storico vincitore del 'tripletè, con la Liga quasi in tasca quest'anno, la posta in gioco è alta ma non sembra vitale. L'allenatore blaugrana, eroe incontestato dei tifosi in terra catalana, può permettersi di rinunciare a Coppa o Champions, senza perdere la faccia. Per il Real il triplo appuntamento pare più a rischio. Da quando è arrivato il presidente Florentino Perez nell'estate 2009, che ha subito investito in 'galatticì un quarto di miliardo di euro, i blancos non hanno vinto nulla e hanno accumulato le umiliazioni contro il Barcellona (1-6 in Liga nel 2009, 0-5 nel 2010). Al di là della frustrazione dei tifosi un nuovo 'zero titulì potrebbe anche inquietare le banche che finora hanno generosamente finanziato il progetto di calcio-marketing di don Florentino. E per Josè Mourinho, una triplice sconfitta con il Barca potrebbe significare un addio a Madrid: verso la Premier Ligue o, chissà, per un ritorno in Italia.
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