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Berlusconi: “Le vittorie del Milan fanno bene al Governo”

Berlusconi dedica qualche attenzione particolare a Antonio Cassano, ultimo arrivato in casa rossonera. «Quando facevo il presidente negli anni di Arrigo Sacchi, seguivo la sempre squadra. Il sabato andavo a Milanello, andavo in trasferta»,...

Redazione

Berlusconi dedica qualche attenzione particolare a Antonio Cassano, ultimo arrivato in casa rossonera. «Quando facevo il presidente negli anni di Arrigo Sacchi, seguivo la sempre squadra. Il sabato andavo a Milanello, andavo in trasferta», ricorda Berlusconi nella seconda parte del suo discorso.

«Ogni vittoria del Milan rafforza il governo. Il lunedì, se il Milan ha vinto c'è un'aria di festa. Se il Milan non ha vinto o ha perso, sembra di andare ad un funerale. Se volete dare una mano al presidente, se volete dare una mano al paese, sappiate che la vittoria è per voi stessi, per la squadra, per i tifosi, per il paese e per Berlusconi». Silvio Berlusconi si rivolge così ai giocatori del Milan durante la visita di stamane nel centro sportivo della Borghesiana, alle porte di Roma, dove la squadra rossonera è in ritiro. «Non c'è squadra che dovrebbe essere più motivata», dice Berlusconi, ripreso dalle telecamere di Milan Channel durante il discorso tenuto davanti ai giocatori, all'allenatore Massimiliano Allegri e allo staff. «Spero di non dover andare alle elezioni, non perchè ci spaventino. Anzi, ci rafforzeremmo. C'è una crisi globale nel mondo, il paese ha bisogno di tutto meno che di un periodo di scontri elettorali che durerebbero 4-5 mesi: tutti direbbero di tutto, il governo difficilmente potrebbe difendere al meglio gli interessi dell'Italia in Europa e nel mondo e difficilmente potrebbe amministrare al meglio», aggiunge il presidente del Consiglio affiancato dal «professore» Clarence Seedorf, uno dei veterani del gruppo. Berlusconi in tenuta sportiva, con polo blu e maglione sulle spalle, parla ai giocatori che, in una sala, sono allineati in piedi lungo le pareti. «Ma perchè mi aspettate in piedi? Sediamoci, ragazzi», dice Berlusconi. La chiacchierata, in realtà, prosegue senza spostamenti. «Cosa dite di Ronaldinho? Mi dispiace molto, non credo di aver mai visto in 25 anni uno così veloce di testa», dice il presidente chiedendo opinioni sull'addio dell'attaccante brasiliano. «Credo che la rosa sia assolutamente adeguata per restare in testa al campionato e per staccare di diversi punti le altre squadre. Se gli altri hanno in mente di fare acquisti nel mercato, non vedo possibilità che abbiamo un organico migliore del nostro. Possiamo puntare a fare molto bene anche in Europa», aggiunge prima di salutare singolarmente quasi tutti i calciatori.