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Beretta: “C'è bisogno di stadi nuovi. Pausa invernale? Ci stiamo ragionando”

Il campionato di serie A dovrebbe cominciale a fine agosto ma il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta,

Redazione

Il campionato di serie A dovrebbe cominciale a fine agosto ma il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta,

intervenendo a Sky Tg 24 non esclude la possibilità di pensare ad una pausa invernale . «L'anno prossimo sarà un anno un po' più facile - dice - che non finisce con delle grandi competizioni come quest'anno e quindi si può andare oltre la stagione. Ho fatto un incontro con l'associazione calciatori, in realtà dedicato alla gestione dell'immagine e agli accordi promozionali e a margine di questo incontro si è cominciato a fare un ragionamento di carattere generale per cominciare a capire quali possono essere dei punti fermi sul calendario in modo da utilizzare in maniera leggermente diversa la pausa di Natale». «Credo - ha aggiunto - che l'anno prossimo la situazione sarà più semplice per l'assenza di competizioni internazionali, poi diciamo che una stagione come questa con la neve che c'è stata è difficile si ripeta. Quando comincerà il campionato? Probabilemnte l'ultima settimana di agosto».

«Noi siamo la Lega di A che per quanto riguarda i diritti televisivi nazionali domestici vende al meglio i propri diritti - spiega - siamo i migliori d'Europa. Gli inglesi sono più bravi di noi a livello internazionale. Tutti i grandi paesi, Spagna, Inghilterra e Germania fanno una differenza forte sui ricavi grazie agli stadi. In quei paesi i ricavi sono un terzo diritti televisivi, un terzo stadi, un terzo merchandising da noi gli stadi rappresenta qualcosa che sta intorno al 12-15 per cento perchè sono oggettivamente molto vecchi, poco sicuri e in alcuni casi inutilmente grandi. Servono stadi di nuova generazione - ha concluso - più tecnologici più attenti alle esigenze degli spettatori e di chi li frequenta e gestiti tutta la settimana dalle societa».

«Tutto quello che è emerso finora è che la Lega e le società di A sono fondamentalmente, nelle ipotesi illustrate, parte lesa. Sono coloro che subiscono un danno per comportamenti deviati e delinquenziali da parte di alcuni soggetti ben individuati». Maurizio Beretta, presidente della Lega di Serie A, a Sky Sport24 risponde così alle domande sullo scandalo scommesse. «Noi siamo con il capo della Polizia, dobbiamo andare ad individuare in maniera molto chiara e con molta determinazione le responsabilità individuali. Dobbiamo farlo possibilmente in tempi brevi e con molta decisione: laddove le responsabilità individuali fossero accertate, sanzionare con grande durezza per evitare che qualcuno possa essere di nuovo tentato in futuro a fare cose così gravi che danneggiano un pò tutta l'immagine del calcio», aggiunge Beretta. «Noi siamo preoccupati per il quadro generale del fenomeno. Ripeto, siamo la prima parte lesa in questa vicenda,perchè la Lega rappresenta il grande calcio italiano, lo propone in tutto il mondo con grandi successi, merito delle società di calcio. Questo è un fenomeno che guardiamo con preoccupazione. Però -prosegue- vorrei dire che finora, anche le ipotesi che sono state adombrate, riguardano tutte responsabilità singole». «Nei dibattiti sulle riforme in corso abbiamo anche pensato che dovremmo avere la possibilità di rivalerci nei confronti dei soggetti che individualmente con comportamenti deviati creano dei danni ai club e alle società», ricorda il presidente.

«Onestamente vorrei prima andare a vedere di cosa si parla realmente nell'inchiesta, vediamo che responsabilità accertiamo e vediamo di cosa si tratta», dice commentando le ipotesi di aminstia, già escluse dai vertici del Coni e della Figc. «Quello che dobbiamo comunque evitare è di discutere in astratto. Prima andiamo ad individuare con determinazione e possibilmente con tempi ragionevolmente brevi le responsabilità, una volta accertate, stabiliamo le sanzioni, poi si potrà fare un dibattito sul passato, sul presente e sul futuro», afferma ancora

Ansa