''Non sono soddisfatto perche' abbiamo perso, ma era la prima partita e abbiamo bisogno di migliorare''. Non e' stato bagnato dal successo l'esordio di Alessandro Del Piero nel campionato australiano, che e' avvenuto, curiosamente, in Nuova Zelanda (stranezze della A-League), proprio agli antipodi dell'Italia, a molte migliaia di chilometri da quella Torino che ha visto per quasi un ventennio le sue gesta in maglia bianconera.
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Australia, per Del Piero esordio con sconfitta
”Non sono soddisfatto perche’ abbiamo perso, ma era la prima partita e abbiamo bisogno di migliorare”.
Non ha segnato, Alex, e il suo Sydney ha perso 2-0 contro i padroni di casa del Phoenix, che hanno dominato. ''Dobbiamo giocare di piu' insieme, ma Wellington ha fatto un'ottima partita: sono stati forti, hanno tenuto palla, avuto idee. Congratulazioni al Phoenix'', ha aggiunto l'ex capitano della Juve. Ha spiegato che e' troppo presto per lui per fare considerazioni sul tipo di gioco nella A-League, essendo arrivato in Australia solo tre settimane fa e avendo fatto una preparazione limitata con la sua nuova squadra. ''Non bisogna dare giudizi adesso, dopo 10 partite potremo parlare in generale, non ora'', ha proseguito. Sotto tono era stato anche l'arrivo, ieri, di Del Piero in Nuova Zelanda. All'aeroporto, era stato salutato da un gruppetto di tifosi, mentre le altre persone presenti apparivano incuriosite e divertite, chiedendosi chi fosse.
Allo stadio, oggi, davanti a 2 mila spettatori, il suo ingresso in campo e' stato accolto dai supporter del Phoenix con lo slogan ''Che spreco di denaro'', in riferimento al maxi-contratto (2 milioni di dollari australiani a stagione, circa 1,6 milioni di euro) che lo leghera' per due anni al Sydney Fc, il piu' ricco nella storia del calcio australiano. L'ex n. 10 juventino ha giocato per tutti i 90 minuti: a tratti si e' mosso bene, in qualcuno dei tocchi e dei lanci si e' vista la sua classe, e' anche andato vicino al gol nel finale. Ma, nel complesso, non e' stato molto aiutato dai compagni ne' ha interagito efficacemente con loro. Hanno prevalso la prestanza fisica e il gioco atletico degli avversari. ''In definitiva, la classe di Del Piero e' apparsa evidente e, una volta che i giocatori intorno a lui comprenderanno meglio le sue capacita', ci sara' un salto di qualita''', ha sintetizzato il Sydney Morning Herald on line.
Tra i tifosi accorsi per ammirare il quasi 38 enne Alex, uno sventolava una bandiera italiana e indossava una maglia della Juventus. ''Sono venuto qui per vedere Del Piero, il fatto che lui sia qui dara' piu' importanza al calcio e alla A-League'', ha detto Antony D'Esposito, ragioniere 22enne, a cui il nonno, emigrato in Nuova Zelanda, ha trasmesso la passione per la squadra bianconera. ''Penso che sia una gran cosa per il campionato, auspicabilmente sara' l'inizio di qualcosa di speciale'', ha aggiunto. (ANSA)
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