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Albertini si dice “garantista”, mentre Macalli è battagliero

C’è qualcosa di concreto in Scommesspoli o è solo tanto rumore per nulla? Anche il vicepresidente della Figc Demetrio Albertini si pone questa domanda, e si dice garantista di fronte ai lavori della Procura di Cremona.

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C'è qualcosa di concreto in Scommesspoli o è solo tanto rumore per nulla? Anche il vicepresidente della Figc Demetrio Albertini si pone questa domanda, e si dice garantista di fronte ai lavori della Procura di Cremona.

 

"Devono chiarire i calciatori coinvolti ma vanno chiarite anche le supposizioni fatte. Io aspetto prima di dare un giudizio finale - ha detto l'ex centrocampista a Sky Sport 24 - bisogna capire, avendo grande fiducia nella magistratura, ma anche nel nostro mondo"."Spesso il calcio è vittima delle scommesse che, sicuramente, non portano benefici economici nè di immagine, anzi al momento veniamo screditati. Chiedo certezze a chi ha sollevato questo caso, poi il mondo sportivo si comporterà di conseguenza".E dalle istituzioni arriva il commento anche di Mario Macalli. Il presidente della Lega Pro non ha usato mezzi termini per rappresentare il momento del calcio italiano. Ai microfoni di Sky Sport 24, il sempre battagliero dirigente ha detto di aspettarsi "un'estate non calda, neanche caldissima, ma bollente. Qui non c'è nè un presto, nè un dopo, c'è un tempo utile perchè sia fatta giustizia e io non so quale sia il tempo. Sono sicuro che chi amministra la giustizia, nel caso di specie Stefano Palazzi e la giustizia sportiva, debba fare il suo lavoro con la massima tranquillità e serenità e con i tempi tecnici che ci vogliono". "Il calcio italiano è fatto di tanta gente che mantiene fede agli impegni e chi non lo ha fatto va comunque ringraziato. Diventare poveri non è la vergogna, la vergogna è fare cose che hanno fatto con il calcio scommesse da cui noi prendiamo le distanze. Dall'anno venturo con le riforme del Consiglio Federale riusciremo ad avere un calcio migliore e più consono al calcio italiano", ha aggiunto Macalli che era a Ramallah dove oggi è stato firmato un accordo di cooperazione tra la Federazione Italiana Gioco Calcio (Figc) e la Palestinian Football Association (Pfa), alla presenza del premier palestinese Salam Fayyad.

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