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Abete: “Il Napoli è l'esempio da seguire”

Giancarlo Abete parla del Napoli, e non solo, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: «La squadra azzurra in lotta per lo scudetto è una realtà importante – dice il presidente della Figc – man mano che ci si avvicina alla fine...

Redazione

Giancarlo Abete parla del Napoli, e non solo, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli: «La squadra azzurra in lotta per lo scudetto è una realtà importante - dice il presidente della Figc - man mano che ci si avvicina alla fine del campionato c’è bisogno di maggiore concentrazione.

Vinca il migliore, ma nel calcio italiano il ritorno del Napoli a certi livelli è certamente un valore aggiunto. De Laurentiis è un esempio da seguire? Ovviamente il fair play finanziario è una realtà con cui si confronteranno tutte le società, non solo il Napoli o la Lazio che già lo rispettano. Ci sarà necessità di avere il bilancio a posto, pena la mancata iscrizione alle competizioni europee per club, quindi chi è riuscito a fare una programmazione oculata come De Laurentiis è in grado di gestire con equilibrio questa situazione, cercando di mantenere contenuti i costi di gestione». ARBITRI - Si parla sempre di arbitri: «L’uniformità di giudizio arbitrale? Se leggiamo le valutazioni sui giornali o le guardiamo alla tv, notiamo sempre interpretazioni tra loro differenti, ma è ovvio che esista l’obiettivo del mondo arbitrale che è quello di avere uniformità, che va però valutata in relazione agli episodi, che sono molto diversi tra loro. Inoltre c’è anche la discrezionalità dell’arbitro». L'ITALIA - Quando l'Italia tornerà a Napoli? «L’obiettivo della federazione è tornare a Napoli entro la fine dell’anno, spero ci siano le condizioni, perché la passione dei napoletani è grandissima e noi verremo a Napoli molto volentieri. Campionati? C’è bisogno di riflessione in Lega, poi nel Consiglio Federale. Sappiamo che quando ci sono gli Europei, l’inizio dei campionati è più proiettato ad accelerare i tempi, ma aspettiamo la definizione delle situazioni in Lega e poi ne parleremo».