(Ansa)- I tre punti in piu' in classifica arrivati dopo lo 0-3 a tavolino col Cagliari hanno avuto l'effetto di rivitalizzare la Roma e il suo allenatore Zdenek Zeman, per nulla disposto a lasciar scappare la Juventus in una fuga solitaria verso il tricolore. Alla vigilia della gara dell'Olimpico contro la Sampdoria, il boemo ha ribadito un concetto che aveva espresso gia' in avvio di stagione: ''Per lo scudetto ci siamo anche noi''.
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Zeman: “Per lo scudetto ci siamo anche noi”
(Ansa) – I tre punti in piu’ in classifica arrivati dopo lo 0-3 a tavolino col Cagliari hanno avuto l’effetto di rivitalizzare la Roma e il suo allenatore Zdenek Zeman
Un messaggio ai naviganti, ma anche ai giocatori, per responsabilizzarli e togliergli qualsiasi tipo di alibi. ''La Roma puo' lottare per il titolo, e' una squadra che ha dei talenti, che puo' giocare un buon calcio - ha spiegato Zeman - Penso che tutti abbiano ambizioni, nessuno gioca a perdere. Io sono convinto che possiamo giocare con tutti e se possiamo farlo possiamo vincere con tutti. E' un po' piu' difficile che perdiamo con tutti''.
''Col Catania abbiamo preso due gol in fuorigioco mentre col Bologna sembrava finisse 5-0, ma poi ci siamo rilassati - ha quindi aggiunto - Con quattro punti in piu' faremmo valutazioni diverse''. Soprattutto il distacco dalla vetta sarebbe inferiore. ''Ma per me niente e' ancora chiaro, c'e' tanto da giocare e tempo per recuperare per tutti anche se in questo momento la Juventus sembra la squadra piu' forte - ha proseguito il boemo - Le milanesi in crisi? Non sottovaluto ne' l'Inter ne' il Milan, squadre che hanno sempre giocato per lo scudetto. Il campionato e' lungo, ci sono piu' di 100 punti a disposizione. Non direi che sono tagliate fuori o che bisogna sentirsi gia' davanti a loro''.
Cosi' come domani non si dovra' sottovalutare l'impegno con la Sampdoria, che sara' affrontata senza poter contare su Osvaldo, con i rientranti De Rossi e Totti, e col dubbio Pjanic che solo domattina verra' sciolto (per il bosniaco risentimento muscolare all'altezza dell'adduttore sinistro nella rifinitura). ''In questo momento stiamo bene di testa e di gambe, speriamo di approfittarne anche se non sara' facile - ha ammesso Zeman - Non mi sorprende che la Samp sia cosi' in alto in classifica. E' molto equilibrata in tutti i reparti, una buona squadra, quadrata, che sa quel che fa anche se ha cambiato allenatore''. E proprio a Ciro Ferrara, che lo ha tirato in ballo per le vecchie battaglie ai tempi della Juventus, Zeman ha qualcosa da ridire: ''Questa storia non la devo chiudere io, sono i tribunali che per 10 anni si sono interessati di quei problemi, non sono fatti miei. Basta? Avanza - ha chiosato il tecnico giallorosso - Se domani gli stringero' la mano? Io saluto tutti''.
E non le manda a dire, come nel caso della sconfitta a tavolino del Cagliari. ''Se non si e' giocato credo non dipenda da noi visto che eravamo pronti. Sul risultato a tavolino penso che le regole dovrebbero valere sempre e per tutti. Mi spiace per la gente del Cagliari e per i giocatori, che non hanno nessuna colpa - ha dichiarato - Cellino ci ha definito avvoltoi? Penso sia arrabbiato, ma tanta gente credo sia molto piu' arrabbiata con lui. E bisogna dare piu' conto a loro''.
L'affondo nei confronti del presidente dei sardi, pero', non e' finito: ''Reputo un'azione grave quella di Cellino. La partita c'era e ci sono commissioni che hanno dichiarato che si poteva giocare a porte chiuse e il presidente del Cagliari invitando gente allo stadio non l'ha fatta disputare. La colpa e' sua. Se poi lui ha problemi con l'amministrazione locale, non credo possa interessare alla Federcalcio. Lotito ha detto che le gare vanno vinte sul campo? Le polemiche le lascio agli altri. C'e' un regolamento e almeno Tosel lo ha capito e interpretato''.
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