Alla vigilia del match contro la Salernitana in programma domani alle ore 18 allo Stadio Olimpico, per Josè Mourinho arrivano ottime notizie. Leonardo Spinazzola potrebbe davvero tornare tra i convocati. Ieri l'esterno della Roma è tornato ad allenarsi in gruppo e l'infortunio al tendine d'Achille sembra ormai definitivamente alle spalle, un calvario lungo e faticoso che sta arrivare al termine. Lo Special One però dovrà fare a meno di due pezzi pregiati della sua rosa ovvero Lorenzo Pellegrini, squalificato dopo il giallo preso a Marassi contro la Sampdoria, e Tammy Abraham che con ogni probabilità verrà risparmiato dopo il fastidio alla coscia avvertito nella trasferta norvegese contro il Bodo/Glimt.I giallorossi dovranno fare di necessità virtù e dovranno trovare i gol anche dagli altri attaccanti come Nicolò Zaniolo che tornerà titolare dopo la panchina nel derby e lo stop di due giornate a causa di un infortunio rimediato in Nazionale. Zaniolo è ancora a caccia del primo gol davanti al suo pubblico, Mourinho si aspetta tanto da lui, anche per mettere a tacere le voci di mercato. In attacco visto il probabile forfait dell'attaccante inglese, 23 gol stagionali, ci sarà spazio per Eldor Shomurodov. L’uzbeko è nell’occhio del ciclone, giovedì la sua presenza in campo non ha dato i frutti sperati e il suo bottino di gol è ancora fermo a due. Per la partita Mourinho recupera anche Jordan Veretout, anche lui assente ormai da qualche settimana e sceso nelle gerarchie del portoghese. Il francese dovrà riconquistare la fiducia dell'allenatore e il posto da titolare che in queste ultime partite è stato occupato da Oliveira.Sugli spalti ci sarà il solito spettacolo, non più una novità quando la Roma gioca in casa. Per il match contro i granata di Nicola, sono stati venduti ad oggi oltre 62mila tagliandi e si potrebbe arrivare intorno a 64.000 spettatori. Esclusi i big match e gli addii di Totti e De Rossi, sarà la partita della Roma con più pubblico in Serie A dalla stagione 2001/2002. L'avversario invece dei giallorossi, la Salernitana, ha diramato la lista dei convocati per il match di domani: out due ex, Federico Fazio, squalificato dopo l'espulsione rimediata contro il Torino e Diego Perotti, che non ha recuperato dall'infortunio, mentre ci sarà Gyomber. Josè Mourinho non ha parlato in conferenza stampa per presentare il match, ma in giornata si è goduto lo spettacolo della Formula E in compagnia di Nuno Santos e Sergio Oliveira. I tre portoghesi hanno fatto visita al pilota connazionale Felix Da Costa, che li ha accolti nel box della DS Techeetah per un tour e qualche spiegazione pratica. Connessione lusitana anche sulle strade della capitale, con Mourinho che ancora una volta ha voluto sostenere chi rappresenta il Portogallo nello sport. Dopo la visita in pista poche ore prima del via all'E-Prix di Roma, il tecnico giallorosso si è spostato a Trigoria per osservare i ragazzi dell'Under 15. L'appuntamento era di quelli importanti, il derby con la Lazio, dominato e vinto dalla Roma per 5-0 sui rivali biancocelesti.
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Zaniolo torna e l’Olimpico è da record. Sabatini-Petrachi, l’insana gelosia
Il 22 giallorosso pronto a prendersi un Olimpico sold out mentre la nostalgia di Roma si fa sentire per gli ex direttori sportivi
Sabatini e Petrachi, nostalgia di Roma
In giornata sono arrivate anche le dichiarazioni di due ex direttori sportivi giallorossi, ovvero Walter Sabatini, avversario proprio domani all'Olimpico con la sua Salernitana, e Gianluca Petrachi. "Domenica prossima, la mia squadra, la Salernitana, di cui sono e sarò comunque orgoglioso, giocherà all’olimpico contro la Roma e io sarò investito puntualmente da una tempesta emotiva non appena metterò piede all’Olimpico perché io verso questa squadra e questo club proverò sempre quella che cronache giudiziarie definirebbero “insana gelosia "mitigata oggi solo dal desiderio potente di fare cose importanti a Salerno". Queste le parole di Sabatini che ribadisce ancora una volta il legame che lega ai colori giallorossi. Petrachi dal canto suo invece, ha parlato della Roma anche e soprattutto in funzione del suo operato svolto appena 2 anni fa: "Ho visto passare tanti ragazzi, ma posso dire che gli attestati di stima li ho avuti anche dopo che hanno continuato a cercarmi. Vuol dire che ho lasciato qualcosa. Per quanto riguarda i tifosi, sarà il tempo a dire se ho fatto bene a prendere Spinazzola o Pau Lopez, Mkhitaryan, Villar. Il tempo è sempre galantuomo. La difesa della Roma di oggi è totalmente mia, Mancini, Smalling e Ibanez li ho portati io, Veretout a parte quest'anno che è stato così e così l'anno scorso è stato uno dei migliori centrocampisti in Italia". Il direttore sportivo originario di Lecce ha poi proseguito parlando anche di Antonio Conte, nome accostato alla panchina della Roma proprio nel suo periodo a Trigoria: "A volte ci sono dei momenti storici in cui i dettagli possono fare la differenza. Si poteva fare qualcosa in più in quel momento e non lo si è fatto. Le parole supportate dai fatti fanno la differenza. In quel momento c'erano tante parole ma i fatti non erano così sostanziosi".
Marco Di Cola
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