Due anni lunghissimi, ma l'attesa di Nicolò Zaniolo potrebbe essere arrivata alla fine. Domenica, a meno di sorprese, giocherà il terzo derby della sua carriera. L'ultimo risale al primo settembre 2019. Il Covid e gli infortuni al crociato (due di fila) non erano neanche nella sua testa. Oggi sono parte dell'uomo e del giocatore che è diventato. Zaniolo è nato a Massa, ma sente la rivalità con la Lazio come fosse di Testaccio. I tifosi biancocelesti ci hanno messo del loro per farsi "odiare" sportivamente: gli insulti a lui e a mamma Francesca non sono mai mancati da quando è in giallorosso, e più volte Nicolò ha risposto piccato sui social. Tra due giorni proverà a farli "rosicare" direttamente dal prato dell'Olimpico.
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Zaniolo, eccoti la Lazio: rivalità, insulti e sfottò. È una sfida speciale
Il numero 22 aspetta di giocare contro i biancocelesti dal 2019. Domenica l'occasione per segnare il primo gol nella stracittadina
Zaniolo, terzo derby in carriera: cerca il primo gol e la prima vittoria
Zaniolo ha esordito in campo in un derby che preferirebbe sicuramente cancellare. Era il 2 marzo 2019 e la Lazio vinceva con un pesante 3-0 contro la Roma di Di Francesco. Nella sua prima stracittadina da romanista restava invece in panchina per tutto il match. In campo ci pensava Pellegrini a prendere la scena, con quel colpo di tacco diventato celebre in una partita che gli apriva la strada nel ruolo di trequartista. Domenica Lorenzo non ci sarà per squalifica e toccherà a Zaniolo (e non solo) provare a trascinare la squadra di Mourinho. Magari provando a segnare il primo gol contro la Lazio. Nei due match giocati ci è andato vicino colpendo un palo, nel suo secondo e ultimo derby. Avrebbe potuto giocare l'ultimo in ordine cronologico, vinto dalla Roma 2-0, ma con la stagione ormai in ghiaccio lo staff medico aveva preferito non accelerare il ritorno del numero 22 dopo l'infortunio. In quell'occasione però Zaniolo si è fatto notare per una diretta Instagram nella quale ha preso in giro i laziali con l'inno della Roma in sottofondo. Un altro motivo per non fallire domenica.
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