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Vucinic chiede scusa ma ormai è rottura

(Repubblica.it – M. Pinci) Rabbia, delusione, amarezza. Il bagaglio di Vucinic di queste ore è pieno soprattutto di cattivi pensieri. Venerdì la lite con Ranieri: parole forti (eufemismo), uscita dal campo sbraitando prima del chiarimento...

Redazione

(Repubblica.it - M. Pinci) Rabbia, delusione, amarezza. Il bagaglio di Vucinic di queste ore è pieno soprattutto di cattivi pensieri. Venerdì la lite con Ranieri: parole forti (eufemismo), uscita dal campo sbraitando prima del chiarimento a testa bassa di fine giornata

. Ieri il secondo atto, con la reazione dopo il cambio con Borriello a dieci minuti dalla fine della partita: calcio alla borsa dell'acqua ignorando il tecnico a bordo campo. Poi, l'errore al momento di lasciare lo stadio scuro in volto, salendo sul pullman del Cesena. Una cosa è certa: dopo Totti, a Trigoria la "tristezza" si è fatta contagiosa. E anche Vucinic, adesso, accarezza l'idea di lasciare la Roma, oggi o a giugno.

IO ME NE ANDREI - Stamattina a Trigoria, prima dell'allenamento, i dirigenti romanisti hanno voluto parlare con il giocatore. Che, a mente fredda, ha riconosciuto di aver sbagliato nell'atteggiamento di protesta verso l'allenatore. Un gesto apprezzato dai vertici del club, ma che probabilmente non eviterà al giocatore la multa, quasi automatica in questi casi secondo il regolamento interno. Alla base del malessere dell'attaccante, un rapporto ormai logoro con l'ambiente e il tecnico. Il capitano della nazionale montenegrina ha già manifestato apertamente a qualche dirigente la volontà di cambiare aria, e la sua disponibilità a salutare anche entro fine mese.

Voglia confermata dagli atteggiamenti in serie degli ultimi giorni e che le sirene di mercato arrivate alle orecchie del giocatore non fanno che acuire. I dirigenti dell'Inter hanno promesso da tempo a Vucinic di essere pronti a portarlo a Milano appena la Roma sarà disposta a sedersi al tavolo. Le grandi tentazioni del montenegrino arrivano però da Oltremanica. Il Tottenham del suo grande estimatore Redknapp, che non potrebbe impiegarlo in Champions prima della prossima stagione, ma soprattutto il nuovo Liverpool. Club che non hanno ancora sferrato l'attacco più convinto, ma che non si faranno attendere ancora a lungo.

A ROMA FINO A GIUGNO - La volontà di Vucinic si scontra oggi con quella della Roma, che non prende in considerazione l'idea di privarsi dell'attaccante, almeno a gennaio. "Adesso non si muove", la garanzia che arriva da Trigoria. Per tante ragioni: Unicredit, che a dicembre ha scartato un'offerta intorno ai 15 milioni arrivata dall'Inghilterra (Tottenham) per il numero nove, non vuole svalutare la Roma in vendita cedendo uno dei pezzi pregiati della squadra (discorso valido anche per Mexes). In più, a gennaio nessuno ha messo sul piatto cifre vicine alla valutazione - non meno di 20-25 milioni - che la Roma fa del giocatore, senza considerare che al club sarebbe impossibile sostituirlo adeguatamente prima del termine della stagione. Discorso diverso a giugno quando, a meno di sorprese, la Roma dovrebbe essere passata di mano e un nuovo proprietario - al di là di quale sarà il suo nome - potrebbe scegliere di rinnovare la squadra vendendo giocatori scontenti per sostituirli con elementi dello stesso livello. Ma con un entusiasmo diverso.

DERBY: CASSETTI NO; DUBBIO MEXES - Oggi intanto, Vucinic ha iniziato la preparazione al derby di Coppa Italia di mercoledì con qualche esercizio in palestra: nessun problema, solo un modo per non caricare i muscoli dopo gli 80 minuti di ieri. Chi invece all'Olimpico non sarà della partita è Cassetti: l'esterno ha lasciato il "Manuzzi" di Cesena con del ghiaccio sulla caviglia, dopo una botta ricevuta nel corso del primo tempo che lo ha costretto al cambio con Rosi. Mercoledì, contro la Lazio, il laterale dovrebbe restare precauzionalmente fuori facendo posto al giovane collega.

Sembra dover slittare anche il rientro di Mexes, recuperato dopo l'elongazione al bicipite femorale. Ma l'assenza sicura (squalifica) di Burdisso contro il Cagliari, potrebbe consigliare Ranieri a non accelerare il rientro del francese per averlo sabato in coppia con Juan, che dopodomani giocherebbe invece al fianco del compagno argentino. Per il resto, squadra fatta o quasi: Julio Sergio torna in porta, a centrocampo spazio a uno tra Brighi e Greco al posto di Perrotta, con Menez confermato trequartista. In attacco, senza Totti squalificato, impossibile rinunciare ancora a Borriello ("La vivrei come una bocciatura", ha confidato). Unico dubbio, Adriano: lanciarlo dall'inizio al posto di Vucinic o utilizzarlo a gara in corso? Il sovrappeso evidente esibito domenica a Cesena, non dovrebbe lasciar spazio a troppe domande.