Al teatro Marrucino di Chieti si è tenuta oggi la tredicesima edizione del Premio 'Giuseppe Prisco' alla lealtà, correttezza e simpatia sportiva. All'evento ha preso parte Daniele Verde che con il suo gioco e con la sua storia ha già conquistato un pezzo della Capitale e d'Italia, tanto da ottenere il premio nella categoria "calciatori". Di seguito riportiamo le parole del diciottenne campano, pubblicate sul sito ufficiale della Roma:
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Verde: “Una grande gioia tornare secondi. Ora non ci fermeremo fino alla fine”
Il diciottenne giallorosso ha ricevuto oggi il premio "Giuseppe Prisco" per "la lealtà, la correttezza e la simpatia". "Vincere questo premio come tanti altri importanti giocatori in passato. Ne sono orgoglioso": ha dichiarato
Daniele, quali sono le tue sensazioni nel ricevere un premio così prestigioso?
"Sono onorato. Sicuramente è un’esperienza fantastica vincere questo premio come tanti altri importanti giocatori in passato. Ne sono orgoglioso".
Torniamo indietro di qualche giorno al ritorno della finale di Coppa Italia Primavera contro la Lazio: cosa è successo secondo te?
"Non abbiamo approcciato alla gara nel modo giusto e ne abbiamo pagato le conseguenze, ma ciò non toglie nulla al nostro talento ed andremo avanti per la nostra strada in questo finale di stagione".
Nel 2011 la Primavera perse la finale di Coppa Italia ma poi vinse il titolo: anche questa squadra ha i numeri per bissare quell'annata?
"Sarà magari destino, lo spero. Noi ce la metteremo comunque tutta per arrivare fino in fondo in campionato: non ci fermeremo di certo qui".
La stagione non è finita neanche per la Prima Squadra, dove sei sempre pronto a dare il tuo contributo. Quanto è stata importante la vittoria di ieri?
"E' stata una grande gioia tornare ad essere secondi. Ora mancano 5 partite importanti: noi non ci fermeremo e daremo il massimo in ogni partita per finire bene l'anno".
Tra gli allenatori ha meritato il premio Roberto Donadoni, protagonista suo malgrado di una stagione letteralmente eroica sulla panchina del Parma; il presidente più meritevole è stato invece l'illuminato patron dell'Empoli Fabrizio Corsi.
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