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Var, il report della Serie A: percentuale errori da 5,78 a 0,89. Rizzoli: “Oltre le aspettative”

In totale il VAR è stato utilizzato in 397 incontri tra Serie A TIM e TIM Cup, con 2.023 check effettuati e 117 decisioni arbitrali cambiate (in media 1 intervento ogni 3,29 gare)

Redazione

Con la stagione 2017/18 si è concluso anche il primo anno di sperimentazione del Var, il Video Assistant Referee, ovvero la tecnologia in campo a supporto degli arbitri. Sul proprio sito ufficiale, la Lega Serie A ha pubblicato il report di fine anno di questa importante innovazione: "Il progetto VAR, nel primo anno di introduzione sperimentale nel campionato italiano, ha ottenuto risultati soddisfacenti e riconoscimenti importanti a livello mondiale, testimoniati dall’utilizzo da parte della FIFA, per la preparazione degli arbitri che dirigeranno il Mondiale in Russia, del primo Centro Internazionale VAR realizzato dalla FIGC a Coverciano.

Grazie alla sinergia tra la Lega Serie A, la FIGC e l’AIA, l’applicazione del VAR in Serie A TIM è avvenuta con un anno di anticipo rispetto al piano strategico iniziale, apportando da subito evidenti benefici nel massimo campionato italiano, dove la percentuale di errori arbitrali è stata dello 0,89% rispetto al 5,78% che si sarebbe verificato senza l’ausilio del VAR. In totale il VAR è stato utilizzato in 397 incontri tra Serie A TIM e TIM Cup, con 2.023 check effettuati e 117 decisioni arbitrali cambiate (in media 1 intervento ogni 3,29 gare)".

“La FIGC – ha sottolineato il Commissario Straordinario Roberto Fabbricini è stata tra le prime federazioni a promuovere l’utilizzo del VAR, introducendo questo strumento tecnologico nel campionato di Serie A e realizzando a Coverciano un centro permanente per la formazione degli arbitri di tutto il Mondo. Il lavoro di squadra portato avanti con la Lega Serie A e con l’AIA ha permesso di raggiungere già in questa prima stagione risultati molto positivi, che hanno confermato il valore della nostra classe arbitrale e consentito all’Italia di rivestire un ruolo sempre più centrale nel sistema calcistico internazionale”.

“Il risultato è straordinario - ha dichiarato Roberto Rosetti, Project Manager Lega Serie A e FIFA Refereeing Project Leader - soprattutto in riferimento alle statistiche delle correzioni arbitrali e al percepito degli stakeholders del sistema calcio. Possiamo ancora migliorare quanto ottenuto sin dalla prossima stagione dal punto di vista tecnologico, e della comunicazione ai tifosi. Implementazioni che renderanno il progetto VAR ancora più affidabile”.

“Gli arbitri italiani - ha aggiunto Nicola Rizzoli, responsabile arbitri di Serie A - hanno dimostrato un alto livello di applicazione ed interpretazione, integrandosi con un sistema tecnologico complesso che fisiologicamente ha richiesto tempo ed esperienza nel suo sviluppo. I risultati ottenuti sono molto buoni e vanno oltre le aspettative. I margini di miglioramento della linea d’intervento ed uniformità lasciano spazio a molto ottimismo per il prossimo futuro”.

Ai Mondiali di Russia 2018 la FIFA ha inserito nella lista dei “VAR Specialist” tre arbitri italiani (Irrati, Orsato e Valeri), oltre a Rocchi che potrà essere anche utilizzato nel doppio ruolo.