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Università Tor Vergata, Premio ‘Etica nello Sport’. Garcia: “Lo scudetto lo vincerà il migliore. Noi! In Italia siamo grandi, in Europa ancora piccoli” – FOTO – AUDIO – VIDEO

Uno speciale riconoscimento da parte dell'Ateneo romano al tecnico giallorosso, che nell'Aula Magna ha detto: "Io ho totale fiducia nei miei ragazzi anche con questi episodi contrari"

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E' in corso di svolgimento, presso l'aula Magna della Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata la manifestazione per la consegna del Premio 'Etica nello Sport' a Rudi Garcia. Presenti in questo momento 700 studenti circa.

Al tavolo d'onore accanto al tecnico giallorosso sono presenti il giornalista Michele Plastino, il Rettore Giuseppe Novelli poi l'ex Rettore Renato Lauro, Gianni Rivera, Giusepe De Paola, Claudio Toti e il Preside della Facoltà di Medicina Orazio Schillaci.  Di seguito la motivazione del Premio: "la commissione ha voluto premiare l'uomo che ha vissuto e visto il calcio giocato da ogni prospettiva: giocatore, giornalista, preparatore atletico, tattico, infine allenatore conquistando la sua fama sul campo, grazie ad una grande determinazione , una maniacale cura dei dettagli, un'enorme cultura del lavoro e dell'etica sportiva e un ottimismo che non lo ha mai abbandonato, neanche nei momenti più difficili. Sempreverde fedele ai suoi principi e ai suoi valori, perché "la fortuna si provoca, non arriva da sola".

Ore 15.20 – Finalmente parla Rudi Garcia.“Il nuovo stadio si potrebbe fare a Tor Vergata, no!?! Io vivo qui in Italia da un anno e mezzo, come in Francia è un momento particolare e non è facile per nessuno. Il futuro siete voi ragazzi, se siete qui su queste sedie è perchè avete voglia di essere forti, educati. Mi auguro che il futuro sarà molto bello”. I ragazzi presenti hanno poi rivolto alcune domande al mister romanista.

Che aria si respirava dopo sconfitta con la Juve?

“Partita particolare, io l’ho cancellata, quella sera la Roma ha dimostrato di essere da primi posti. Io ho totale fiducia nei miei ragazzi anche con questi episodi contrari. Questa squadra se la potrà giocare con tutti. Gianni ha detto che vinca il migliore: sono d’accordo con lui, la Roma è la più forte”

Cosa può fare il calcio in un momento di crisi etica come questo?

“Siamo in un periodo difficile, lo sport può essere un punto di riferimento per molti bambini. Prima di essere allenatori siamo educatori”

Quanto è importante il rispetto per l’avversario?

“L’avversario è importante. C’è una copertura mediatica che amplifica tutto, bisogna sempre avere testa fredda e mantenere i nervi saldi. Tutti i mestieri dipendono da qualità della gente. Se si resta uniti, si può fare qualcosa insieme, sempre nel rispetto dell’avversario”.

Ha mai avuto un capitano come Totti?

“Totti è fantastico. Si rischiano di dire cose banali. E' straordinario il giocatore, il giocatore che vuole fare tutta la partita.. Fantastico uomo. Mi piacerebbe vincere qualcosa con il capitano”.

Uno dei pochi allenatori ad avere laurea in Scienze Motorie. Ci vuole dare qualche consiglio?

“Io sono uscito di casa a 17 anni. Ho giocato nel Nord della Francia. Era difficile giocare e studiare. Quando mi sono infortunato, però mi sono rimesso sui banchi dell’Università e mi sono laureato. Facevo tante cose, anche il commentatore televisivo, allenavo ad un livello basso. Studiare mi ha dato l’opportunità di essere più forte anche nel ruolo di allenatore. Per gestire il mio staff, sono più in grado di capire quali sono le loro preoccupazioni e questo è un vantaggio.”

Io alleno una squadra del CSI. Solo che la loro motivazione dipende da risultati della Roma

“Sempre bella questa cosa. Sono in ammirazione su questa cosa. Sui risultati della Roma, bisogna avere fiducia. Per nessuna squadra la stagione è un fiume tranquillo, ci sono turbolenze ma dobbiamo essere convinti di quello che facciamo. Misuriamo le cose nei momenti difficili e sono tranquillissimo dei miei ragazzi.”

Qual è il segreto sul rapporto coi suoi giocatori

“Segreto non c’è. Io so solo che non posso allenare, senza amare i miei giocatori. Si deve ascoltare, parlare coi giocatori. Io, avendo giocato, penso ancora come un calciatore. Per questo quando mi vogliono fregare, non ci riescono.”

Sul calcio femminile

“E’ fondamentale, è bellissimo, io vorrei fosse obbligatoria una squadra femminile in ogni squadra. Portano dolcezza, dove spesso tra i maschi non c’è.”

Riuscirà Italia a raggiungere massimi campionati europei?

“Ci sono dei modelli. In Premier hanno degli stadi fantastici, andare allo stadio deve essere una festa. Però ci si deve arrivare anche comodamente, in Italia bisogna avere stadi nuovi e seguire il modello tedesco. Il nuovo stadio, sarà un vantaggio non solo per noi della società ma soprattutto per voi tifosi.”

Come è cambiata la preparazione negli anni?

“E’ cambiata tanto. Adesso quando andiamo in trasferta, siamo più noi allenatori che calciatori. Penso ci sono altri esempi che prenderemo, come nel rugby. Nel futuro ci saranno miste dell’attacco, della difesa. La preparazione fisica ha fatto dei passi in avanti.”

Domanda di Michele Plastino. Quanto ha sofferto interiormente per dire alla propria squadra: qui ci dobbiamo difendere

“Non è stata una sofferenza. E’ stato un momento da gestire, lo abbiamo gestito con una riflessione importante. Può succedere un incidente, soprattutto perché abbiamo giocato contro una delle squadre più forti del momento. Siamo stati forti anon perdere fiducia in noi stessi. E’ intelligente dimostrare che si può giocare in altro modo ed anche una prova di umiltà sapere che ci sono squadre più forti di noi. raggiungere i migliori non si fa in un giorno. In Italia stiamo lottando, ma in Europa siamo ancora dei piccoli.”

Ore 14.53 – Ha commentato il premio anche Gianni Rivera. “Il ruolo svolto da Garcia è un ruolo importante, soprattutto per i presidenti delle squadre di calcio. I tecnici dovrebbero essere gli ultimi ad essere puniti. Lui è un uomo decisivo per il messaggio che vogliamo mandare.Anche suonare il violino fa parte del colore, meglio di chi si difende attaccando con violenza. Ultimamente ha anche discusso con Totti. Ma questo non avrà ripercussioni: entrambi vogliono arrivare al massimo obbiettivo. E’ bravissimo anche sul piano comportamentale: lo spogliatoio è la parte dove si deve lavorare di più. Complimenti ancora per l’attività e che vinca il migliore”.

Ore 14.41 – Prende la parola, il giornalista Michele Plastino. “L’arrivo dell’etica dello sport, qui, in questo posto è un gesto simbolico. Il calcio è legato a fattori econimici. Garcia personaggio straordinario”.

Ore 14.25 – Il mister Rudi Garcia arriva e fa il suo ingresso in Aula Magna. L’allenatore è stato accolto da un coro degli studenti: “Vinceremo il tricolor”.