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Un pomeriggio di ordinaria follia (sportiva) a Marassi
(di Daniele Petroselli) “Le avversità possono essere delle formidabili occasioni”, diceva Thomas Mann. Dovrebbe esserlo per tutti, ma c’è qualcosa che fa pensare che non sarà così, almeno per la Roma.
(di Daniele Petroselli) “Le avversità possono essere delle formidabili occasioni”, diceva Thomas Mann. Dovrebbe esserlo per tutti, ma c’è qualcosa che fa pensare che non sarà così, almeno per la Roma.
Nel pomeriggio di ordinaria follia di Marassi, più che a pensare all’occasione mancata viene da riflettere su quanto invece possa sgretolarsi in un gruppo osannato fino all’ultimo minuto dello scorso campionato.
E non c’entra la giornata no del povero Juan, che è passato da baluardo inaffondabile a brocco in meno di venti minuti. Il nervosismo di Totti alla quantomeno bizzarra decisione di Ranieri di farlo entrare a poco più di tre minuti dalla fine è l’ennesimo sintomo di uno spaesamento generale all’interno della squadra. E’ inevitabile pensare a quanto fatto la passata stagione, quando tra fortuna, solidità e coraggio le cose promettevano bene. Oggi tutto questo manca quasi nella sua totalità.
Il Fato sembra di rado tornare a sorridere, ma i giocatori e il mister sembrano sempre rifiutare i suoi regali più preziosi. La squadra sembra sempre essere in balia degli avversari, il centrocampo continua ad essere il punto debole, nonostante la continua rotazione messa in gioco da Ranieri. Un turnover che in certi casi però sembra essere deleterio per i giocatori, incapaci, aldilà del ritrovarsi in ogni occasione con compagni differenti con cui muoversi, di mettere in pratica uno schema efficace. Sempre che ve ne sia uno. Già, perché sembra questo il vero problema.
La difesa fa acqua, ma proprio nel punto che sembrava essere tornato all’altezza della situazione, ossia la zona centrale. Sì, perché in Mexes, Juan e Nicolas Burdisso, il tecnico era riuscito a ritrovare finalmente un baluardo infallibile o quasi. Certamente un punto fermo rispetto ai suoi terzini, vero tallone d’Achille di questa stagione. E proprio oggi che il duo Riise-Cassetti sembrava aver trovato almeno un buon compromesso, ecco l’imponderabile. E al primo errore, si ripiomba nell’incubo. Già, la testa, punto di forza di Claudio Martello nella sua prima parte di avventura, ma che questa volta sembra non dare i suoi frutti.
E come se non bastasse, ecco arrivare il pomeriggio perfetto, dove le grandi stentano e tu puoi approfittarne. E invece ecco di nuovo il rifiuto di tanta generosità. Un rifiuto che costa caro e che la sorte trasforma in beffardo, non solo per la sconfitta ma soprattutto per la vittoria dell’Inter in quel di Catania. Sì, perché i nerazzurri, con le due partite ancora da recuperare, possono superare i giallorossi. Una beffa atroce, se si pensa che in questo pomeriggio Vucinic e compagni potevano essere addirittura secondi. Ma la fortuna si sa, è come un camaleonte: dalle tempo e cambierà sicuramente. Come volevasi dimostrare.
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