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Tra America e Inter, Ranieri studia il tridente

Le prime bandiere a stelle e strisce già sventolano fuori dai cancelli di Trigoria. Le stringono tra le mani i tifosi della Roma, che sognano per la squadra giallorossa un imminente futuro ‘made in Usà grazie al consorzio capitanato da...

Redazione

Le prime bandiere a stelle e strisce già sventolano fuori dai cancelli di Trigoria. Le stringono tra le mani i tifosi della Roma, che sognano per la squadra giallorossa un imminente futuro 'made in Usà grazie al consorzio capitanato da Thomas DiBenedetto.

Sul campo d'allenamento, invece, il pensiero del tecnico Claudio Ranieri e della squadra è rivolto completamente all'impegno di domenica sera a San Siro con l'Inter. La sfida contro i nerazzurri è di quelle da 'dentro o fuorì: in caso di ko, infatti, i sogni tricolore per Totti e compagni svanirebbero definitivamente, viceversa con un successo sarebbe ancora ipotizzabile una rimonta sul Milan capolista. Per riprendere il cammino dopo l'inatteso pareggio interno col Brescia, Ranieri potrebbe decidere di affidarsi al tridente, schierando contemporaneamente in attacco Menez, Borriello e Vucinic, con Totti (oggi assente dai campi di Trigoria causa influenza) pronto ad entrare a partita in corso. L'alternativa, se il numero 10 non dovesse farcela a recuperare e quindi non venisse convocato, potrebbe essere quella di una Roma col 4-3-1-2, con Perrotta libero di agire da trequartista alle spalle di due punte (in questo caso partirebbero titolari Borriello e Vucinic). Nessun dubbio invece per il reparto difensivo, dove a causa della squalifica di Mexes, Juan farà coppia con l'ex, per i nerazzurri, Nicolas Burdisso. Sconfiggere la lanciatissima Inter di Leonardo permetterebbe a Ranieri non solo di rilanciare le quotazioni della Roma in ottica scudetto, ma anche di prendersi l'ennesima rivincita nei confronti di chi non lo considera un grande allenatore. Il tecnico di San Saba, infatti, è stato criticato non poco dai tifosi per il pari col Brescia e, più in generale, per aver perso per strada punti pesanti con le cosiddette 'piccolè del campionato. Contro le ultime sette squadre in classifica, i giallorossi hanno finora giocato 9 gare conquistando appena 16 punti sui 27 a disposizione. Il dato, poi, restringendo il cerchio alle partite disputate solo con le ultime tre (Bari, Brescia e Cesena), è ancor più netto: su 15 punti ne sono stati presi solo la metà (8). Ecco quindi che per Ranieri, sbancare San Siro, avrebbe un duplice significato: dimostrare che la sua Roma ha ancora voglia di lottare su tutti i fronti, ribadire le proprie qualità di tecnico in grado di centrare grandi successi. Successi che avrebbero magari anche la forza di riconfermarlo in futuro sulla panchina giallorossa. Avendo il contratto in scadenza a fine stagione, infatti, Ranieri sa bene che, se il consorzio americano dovesse sbarcare a Trigoria, difficilmente potrebbe decidere di mandar via un allenatore vincente. Se invece la stagione dovesse chiudersi con zero titoli potrebbe essere più facile dare il via a quella rivoluzione societaria e tecnica che molti tifosi sognano.

 

 

FONTE: Ansa