Totti ultima bandiera, io trattato meglio di Del Piero

N.10 fino a 39 anni alla Roma: "ora inseguo Piola ma sara' dura".  A quasi 37 anni, Francesco Totti si conferma emblema della Roma. E forse di un calcio che non c'e' piu'. Il rinnovo biennale siglato a Trigoria, con tanto di brindisi alla presenza del presidente James Pallotta, lo portera' ad indossare la maglia giallorossa sino al 2016. Un traguardo irripetibile nel calcio del terzo millennio e che, proprio per questo, acquista ancor piu' valore. Lo stesso numero 10 d'altronde, dopo aver scherzato al momento della firma ("non c'e' inchiostro..."), ha parlato di "sospirato contratto" forse perche' anche se solo per un attimo ha temuto di finire come l'amico e collega Alessandro Del Piero, costretto ad emigrare in Australia per continuare a giocare. "La sua e' stata una scelta personale, anche se e' un altro calcio. Lui era la bandiera della Juventus, ma non e' stato trattato come me e questo mi dispiace tantissimo". A Trigoria, pero', l'idea di ammainare l'ultima bandiera, simbolo di un calcio romantico ormai in via d'estinzione, non e' mai stata presa veramente in considerazione. "Ci tengo a precisare che noi abbiamo sempre detto e sempre messo in chiaro il fatto che Totti sarebbe rimasto qui e che non sarebbe andato da nessun altra parte, era assolutamente fuori discussione - ha sottolineato Pallotta - Lui e' il leader di questa squadra e continuera' ad esserlo. Per me e' un onore poter dire: Roma e Francesco for ever". Anche perche' ad attenderlo c'e' un futuro da dirigente. La scrivania pero' ancora puo' attendere. "Grazie per questa nuova esperienza americana. Ho altri due anni di responsabilita' e so che potremo fare grandi cose". E in cuor suo Totti gia' sogna un addio da vincente. "La foto che ricordo benissimo, come se fosse oggi, e' quella del 17 giugno 2001 (giorno della conquista del terzo scudetto romanista, ndr). Quella che scattero' spero sia ancora piu' bella - ha ammesso - Quest'anno siamo partiti col piede giusto, abbiamo trovato una quadratura ed un allenatore competente che vuole far giocare bene la squadra e vuole soprattutto rispetto, quello che mancava in questi ultimi periodi. Penso che di questo passo sara' una Roma competitiva nel futuro". (Ansa)