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Totti-Ranieri, allarme rientrato. Per ora…

(di Marco Reda) – Sembra essere una tradizione ormai. Lo si legge sui giornali, lo si percepisce dalle varie radio locali, come fosse una disciplina sportiva. Il rilasciare amare dichiarazioni nei confronti di Francesco Totti mesi, o anni,...

Redazione

(di Marco Reda) - Sembra essere una tradizione ormai. Lo si legge sui giornali, lo si percepisce dalle varie radio locali, come fosse una disciplina sportiva. Il rilasciare amare dichiarazioni nei confronti di Francesco Totti mesi, o anni, dopo un’ esperienza da allenatore (dirigente, calciatore, medico o via dicendo) della Roma è quasi un atto di costume.

Carlos Bianchi, Fabio Capello e Franco Baldini sono soltanto alcuni dei protagonisti della storia della Roma che hanno utilizzato parole “non proprio al miele” (e mostruosamente gonfiate dalla stampa) per il numero dieci giallorosso in momenti inaspettati, come fulmini a ciel sereno. Chissà come potrebbe sentirsi una persona nel leggere o ascoltare frasi, più o meno ufficiali, spiacevoli, magari anche non del tutto meritate o affatto, provenienti da persone con cui si è vissuto a stretto contatto fino a poco tempo prima. Chissà se ci ha pensato Claudio Ranieri, allenatore della Roma fino allo scorso anno, prima di dare del “pigro” al più grande giocatore della storia del club.

 

 

RANIERI: “TOTTI E’ PIGRO” Se un calciatore è svogliato, demotivato o pigro (aprire il libro al capitolo “Ménez e Vucinic”) lo si intuisce da subito. Dal volto sempre scuro, dall’ atteggiamento spocchioso e irrispettoso, dalla scarsa o inesistente volontà di dare il proprio contributo per il bene della squadra di cui difende i colori, sebbene la maggior parte dei professionisti in questione percepisca solamente l’ odore di Euro, sterline o dollari che siano. Francesco Totti è stato uno dei più attivi nell’ ultimo ritiro pre-campionato della Roma, uno dei primi a presentarsi ogni mattina al campo di allenamento, uno dei più disponibili con i propri tifosi ed allo stesso tempo uno dei più bersagliati, solamente per citare l’ ultimo mese. E quando si scopre che l’ ex tecnico capitolino ha dato del “pigro e romano” ad un calciatore che ha sempre dato tutto per la propria squadra del cuore (caviglia, ginocchio e rinuncia ad ingaggio triplicato offertogli da altre società in primis) sembrerebbe quasi di essere su “Scherzi a Parte”. Certo, le smentite del mister di San Saba e del giornalista autore dell’ intervista (“La Gazzetta del Sud”) parrebbero riportare tutto alla normalità, chiudendo ogni discussione. Ma se non fosse così? Se l’ “eterno accusato” decidesse di rispondere a tutti coloro che gli puntano il dito contro? Qualche settimana fa le frasi di Franco Baldini hanno rischiato di far scoppiare un vulcano in ebollizione, si optò per il silenzio dato il delicato momento societario. Che però, finalmente, sta per volgere al termine.

In ogni caso, da queste righe sembrerebbe che l’ equilibrio della squadra sia appeso ad un filo. Niente affatto. Luìs Enrique, che parlerà Giovedì in conferenza stampa, ha portato grande entusiasmo nell’ ambiente giallorosso, ovviamente Totti compreso, e a Trigoria si continua a lavorare in vista dell’ ultima amichevole di preparazione (Venerdì sera contro il Valencia) prima dell’ andata del preliminare di Europa League contro lo Slovan Bratislava (18 Agosto, ore 20:45, Bratislava). In quantità ridotta però. Il serio infortunio a Leandro Greco (lesione alla coscia sinistra, out almeno venti giorni) e la distorsione alla caviglia di Bojan Krkic, uniti ai primi accenni di fatica accusati dall’ intero gruppo, hanno indotto “Lucho” Enrique a sospendere le sedute pomeridiane previste per i prossimi giorni, concentrando il gruppo ad un’ unica seduta giornaliera al mattino. In quella odierna, assenti i nazionali De Rossi (le belle parole per lui di Fabio Capello, tecnico della nazionale inglese) e Maarten Stekelenburg, oltre ai convalescenti Juan e Greco.

 

MIRAGGIO NILMAR, REBUS ATTACCANTE? Manca ancora tempo al 31 Agosto, giorno di chiusura del calciomercato estivo, e Walter Sabatini ha diversi nomi sul proprio taccuino. Nomi di calciatori da portare a Trigoria e mettere a disposizione del mister romanista per fare una grande Roma. Problema: quando saltano le priorità diventa difficile trovare un “piano B” all’ altezza. Il reparto offensivo, ad esempio, necessita fortemente di un elemento per ovviare alla freschissima partenza di Mirko Vucinic. Nilmar, punta del Villarreal ed elemento “favorito” alla causa, sembra infatti ogni giorno più lontano, per ammissione dello stesso direttore sportivo giallorosso: neanche l’ ultima, presunta, offerta di venti milioni di Euro da parte della Roma è bastata a convincere Roig, presidente del “Submarino Amarillo”, a lasciar partire il brasiliano. Le alternative sono ancora più complicate: Abel Hernandez (Palermo) svestirà il rosanero unicamente nel caso in cui Amauri lasciasse la Juventus per tornare alla corte di Maurizio Zamparini (ipotesi remota a sentire il vulcanico presidente siculo), Rodrigo Palacio (Genoa) costa dodici milioni e c’è da fare a spallate con l’ Inter mentre le ipotesi Pinilla e Maxi Lopez (il primo al Palermo, il secondo a Catania) non esaltano la dirigenza. E’ tempo, dunque, di risolvere i primi rebus nel “cantiere Roma”.

Per il centrocampo è sempre d’ attualità il nome di Fernando, mediano del Porto, su cui c’è anche il Chelsea di Roman Abramovich; in alternativa Fredy Guarìn, anche lui in forze al club campione di Portogallo, ma la Roma non si è ancora fatta avanti concretamente, come precisa l’ agente del colombiano (attenzione al Real Madrid, pronto al blitz). E se Petrovic si accasa ufficialmente al Blackburn Rovers, Marco Verratti (Pescara) non rientra nei piani di Sabatini e Amir Bacinovic (Palermo) e Gastòn Ramirez (Bologna), per un motivo o per l’ altro, sono destinati al momento a rimanere nelle rispettive città, torna di moda l’ idea Thiago Motta, sponsorizzato dal suo procuratore Dario Canovi, disponibile ad un eventuale “tradimento” all’ Inter. Per la difesa si parla ancora di Angelo Ogbonna, difensore del Torino recentemente convocato in Nazionale maggiore da Cesare Prandelli, ma il Valencia sembra il più accreditato al suo acquisto; sponda interna, Cicinho è in odore di rinnovo (a fine mese il suo procuratore, Riccardo Sarti, si incontrerà con Sabatini al riguardo), su Gianluca Curci ci sono Chievo e Celtic Glasgow, Simplicio e Barusso sono sul piede di partenza, anche se non c’è nulla di concreto, ed il baby Luca Antei è ad un passo dalla conferma in giallorosso, passando così dalla primavera all’ Europa League.

 

SCOMMESSE, LA SENTENZA – Quella odierna è stata anche la giornata dei verdetti. Non del campo però, bensì del Tribunale Sportivo. La Commissione Disciplinare Nazionale ha, infatti, reso note le sentenze riguardanti le vicende del calcioscommesse che hanno scosso il “sistema calcio” italiano poco più di un mese fa: tra le varie ammende, spiccano la penalizzazione di sei punti inflitta all’ Atalanta (da scontare nel prossimo campionato di Serie A), e quelle ad Ascoli (6), Benevento (9) e Piacenza (4). Cristiano Doni inoltre, capitano dell’ Atalanta, è stato condannato a ben tre anni e sei mesi di allontanamento da qualsiasi attività sportiva collegata alla FIGC. Verdetti pesanti come macigni, nel tentativo di rendere il calcio uno sport più pulito. O semplicemente, meno corrotto.