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Totti, il giorno dopo: “Voglio vincere ancora con questa maglia. E ci riuscirò”. Giallo Destro: tra Roma e Milano

Totti: altri due gol al derby per entrare nella storia. Momenti indimenticabili, come la coreografia della Sud ed i sedici volti che ritraggono la storia infinita ed eterna di Roma e della romanità - VIDEO

Guendalina Galdi

A Roma si danno i numeri. Al suo quarantesimo derby, Francesco Totti ha scritto nuove pagine di storia. Gonfiando per due volte la rete sotto la Sud il numero 10 della Roma è prima salito sul gradino più alto della classifica dei marcatori giallorossi all-time nei derby, poi si è superato andando dai nove agli undici gol totali segnati ai biancocelesti nella sua carriera. Come lui nessuno mai. Dopo quarantacinque minuti di buio è arrivata la luce, e torna alla mente la definizione che per Totti coniò Sabatini. Ha avuto ragione il direttore sportivo a conferirgli un'aura di infinito. Non tramonta, fa risorgere. Ha insomma risollevato una situazione critica; essere sotto di due gol in casa fa sempre male, ma quando è un derby di più. E per cancellare quei disastrosi primi quarantacinque minuti ci voleva solo questo, qualcosa che altri non hanno. Un figlio di Roma, un capitano, una bandiera. Totti è stato però più contento del punto guadagnato che del nuovo record stabilito, "prima vengono i risultati di squadra, certo poi se arrivano con i miei record è tutto di guadagnato" ha dichiarato dopo il derby. E dopo il selfie. Virale ed entusiasmante, ha fatto il giro del mondo ma non senza uno strascico di polemiche di chi non ha condivisoquesto modo di immortalare un festeggiamento.

Negli ultimi minuti doveva rientrare in panchina, per la standing ovation dopo le due reti (la seconda finirà sull'album di figurine Panini, in rete girano già dei fotomontaggi della sua rovesciata vicino a quella di Carlo Parola), ma al momento del cambio è stato Iturbe a chiedere alla panchina di rientrare. Così Totti è rimasto fino al novantaquattresimo e al posto dell'argentino è subentrato Mattia Destro. E' di oggi un'indiscrezione secondo cui l'attaccante ascolano avrebbe iniziato a cercare casa in Lombardia, vicino Milano. Continuano insistenti infatti le voci di un suo passaggio in rossonero, nonostante nei giorni scorsi il suo agente abbia dichiarato di non aver avuto alcun contatto con Adriano Galliani (il quale tempo fa ad una domanda su un interessamento del Milan nei confronti di Destro rispose con una battuta "no nè Destro, nè sinistro..", in modo scherzoso come in occasione di un'altra sua replica prima dell'arrivo di Honda quando, dopo aver negato, intonò la canzone 'Onda su onda' e poi il giapponese sbarcò a Malpensa). Nel pomeriggio è arrivata una doppia smentita: l'entourage di Destro ha negato di essere alla ricerca di una villa nel milanese per conto del giocatore, il suo agente ha smentito un suo prossimo trasferimento al Milan. Mercato a parte, Destro nel derby non è stato giudicabile: pochi minuti in campo e palloni giocati ancora di meno.

Nota stonata del derby, oltre al primo tempo, sono state le ammonizioni a De Rossi e Nainggolan. Rudi Garcia in occasione della prossima di campionato al Renzo Barbera non avrà a disposizione i due centrocampisti. Entrambi diffidati, ieri hanno preso il giallo che gli farà saltare la prossima sfida di Serie A che chiuderà il girone di andata. Per la trasferta in Sicilia Garcia dovrà rifondare il centrocampo, ma con la sicurezza di aver ritrovato quello che De Rossi ha definito un "uomo e un calciatore mostruoso": Kevin Strootman.

SPETTACOLO IN SUD - "Figli di Roma, capitani e bandiere... questo è il mio vanto che non potrai mai avere". Così la Roma è stata accolta sul terreno di gioco. Uno striscione interminabile con una frase fiera e più in alto tanti striscioni con i volti dei campioni di ieri e di oggi, per ricordare il passato e celebrare il presente. Da Amadei a De Rossi, passando per Di Bartolomei, Giannini, Conti, sedici volti immortali che ritraggono la storia infinita ed eterna di Roma e della romanità.