Totti cerca un posto per il Lecce. E gli americani tentano di far quadrare i conti

(di Daniele Petroselli) Anche se è tempo di Nazionale, la Roma continua la sua marcia di avvicinamento verso la sfida dell’Olimpico del prossimo weekend contro il Lecce dell’amato ex Di Francesco. E mentre stasera si guarderà alla prestazione di Osvaldo, la prima dall’inizio, e se Daniele De Rossi sarà o meno capitano per una notte, a Trigoria Luis Enrique comincia a studiare il piano di rientro di Francesco Totti.

Per il capitano giallorosso è tempo di rientro dopo l’infortunio che lo ha costretto a rimanere fuori più di un mese. Si tratta però di capire come reintegrarlo in un reparto come quello avanzato che, in sua assenza, ha visto l’esplosione di Lamela e Bojan, oltre alle ottime prove di Pjanic. Il tecnico spagnolo continua ad insistere nel suo impiego accanto a Bojan, come visto molto spesso da inizio stagione, ma un suo impiego dal primo minuto fin dal prossimo turno non è così scontato. Al momento ancora escluso sembra essere Marco Borriello, sempre più un lusso per questa rosa. O almeno a pensarlo è il tecnico. Un vero peccato privarsi del napoletano, che al momento sembra la seconda scelta anche per il Milan, che punta deciso verso Drogba o in alternativa a Maxi Lopez. Rimane alla finestra il PSG di Leonardo, che già in estate aveva cercato di portarlo sotto la Torre Eiffel.

MERCATO Ancora tanti i nomi sul taccuino del ds Sabatini. Si parla ancora del terzino del Barcellona Montoya, che ancora non ha rinnovato con il club catalano e che rischia seriamente di partire a parametro zero. Ancora calda la pista per Damiao dell’Internacional, ma per lui c’è da battere la concorrenza di alcune big del nostro campionato, ma in ogni caso arriverebbe nella Capitale sono a luglio. Piccole speranze per Casemiro. A confermare l’interesse giallorosso è uno dei dirigenti del San Paolo, che parla anche di un’offerta sul tavolo del club che per ora ha preso tempo. Dopo l’entusiasmo iniziale, sembra raffreddarsi la pista Uvini. Per il giovane centrale brasiliano chiesti oltre 4 milioni di euro, ma la situazione sembra essersi complicata anche per un’offerta del PSG. Occhi puntati anche sull’Argentina, dove Sabatini controlla ancora l’ala sinistra dell’Indipendiente Pato Rodriguez. Nulla da fare per Schelotto, destinato a partire solo a fine campionato, mentre salgono le quotazioni di Gonalons del Lione. Mentre davanti ritorna in auge il nome di Douglas Costa dello Shakthar.

USA VUOL DIRE FIDUCIA Continua il lavoro della società invece per garantire un futuro migliore alla Roma. In attesa di un ritorno della Capitale di DiBenedetto, lavoro intenso per Mark Pannes, manager della Raptor Accelerator  del presidente giallorosso  ed esperto di marketing e merchandising della società giallorossa,  che ha incontrato la scorsa notte Dario Canovi, decano dei procuratori italiani, mentre oggi vertice a Torino con la Deltatre, società che fornisce servizi informatici per lo sport. Un incontro quello con il manager che ha impressionato Canovi, che sembra sicuro del futuro roseo della squadra. Si vede, secondo il procuratore, un grande lavoro per portare nel calcio italiano una nuova filosofia vincente e politiche volte al vero e duraturo  sviluppo del club. Un futuro che di sicuro non avrebbe garantito Fioranelli. Per la presunta scalata al club giallorosso nell’aprile del 2009 l’agente Fifa ha patteggiato una pena ad un anno e otto mesi di reclusione, nonché al pagamento di multa pari a ventimila euro. Aggiotaggio, ricettazione, associazione per delinquere transnazionale, i reati contestati. Una notizia che giunge all’indomani delle polemiche radiofoniche sulla presunta vicenda Soros del 2008, che ancora scalda gli animi dei tifosi. Per fortuna il treno americano è passato una seconda volta. Intanto però la situazione dei conti giallorossi non migliora. Colpa dei ricavi inferiori dovuti alla mancanza delle Coppe. Un comunicato finanziario ancora una volta in rosso, ma che i dirigenti Usa sperano presto di riportare in positivo. Ma per ora è meglio pensare al campo, perché è da lì che deve ricominciare la salita giallorossa.