Osannato dai romanisti, sfottuto dai laziali, elogiato da un professionista dell’obiettivo e della comunicazione come Oliviero Toscani, e presto celebrato dalla Panini. Il giorno dopo la doppietta nel derby e quel selfie diventato subito virale, Francesco Totti è ancora al centro dell’attenzione. "È un genio e non solo come calciatore: ha la forza creativa di un pubblicitario», dice Toscani. «Il suo è stato un gesto inopportuno, il mio capitano non l’avrebbe fatto", replica il presidente della Lazio Claudio Lotito.
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Totti, applausi e sfottò: il meglio deve ancora venire
Il giorno dopo la doppietta nel derby e quel selfie diventato subito virale, il capitano della Roma è ancora al centro dell’attenzione.
Il capitano della Roma per l’ennesima volta è riuscito a stupire tutti, in campo con i gol e fuori con un’esultanza che nell’era dei social ha fatto il giro del mondo alla velocità di un flash. Certo, contro la Lazio non è arrivato il successo e la vetta della classifica è tornata a 3 punti, ma Totti è sicuro che presto la bacheca di Trigoria accoglierà nuovi trofei. "Ho ancora voglia di vincere molto con questa maglia, e sono convinto che ci riuscirò – le parole del numero 10 al sito ‘Bleacher Report’ -. Spero che i migliori momenti per la Roma debbano ancora venire. Adesso noi e la Juventus siamo le squadre più attrezzate per vincere il titolo. Comunque, il campionato è molto equilibrato, quindi ogni partita è difficile". Così come è difficile immaginare cosa altro potrà inventarsi Totti per celebrare un suo gol. L’ultima trovata, scattarsi un selfie sotto la Curva Sud, ha scatenato sul web la corsa al fotomontaggio (ironico quello che lo ritrae assieme alle star hollywoodiane immortalate nella cerimonia degli Oscar, tagliente quello con alle spalle la Lazio che celebra la vittoria del derby in finale di Coppa Italia) ed è stata applaudita anche da una celebrità nel campo della fotografia come Oliviero Toscani. "È stata una iniziativa divertente, ma Totti non è uno scemo, lui emoziona, sorprende, ha una dote innata e non ha paura di fare certe cose. Lo scatto non è perfetto, è venuto tagliato, ma se vuole gli do una piccola lezione su come farli bene e in cambio magari lui mi insegna come tirare calci al pallone" spiega all’ANSA Toscani scherzando, tranne poi ammettere che la genialità attribuita al n.10 da Rudi Garcia (oggi a Zurigo per assistere all’assegnazione del Pallone d’Oro) non è solo quella da giocatore.
"Totti è una persona che ha i numeri. Se avesse continuato a studiare e fatto altro invece che il calciatore, sarebbe diventato lo stesso un grande. Anche nel mio campo? Perchè no – riconosce il creatore di campagne pubblicitarie passate alla storia -. Certo, il selfie esiste da sempre nell’arte, Rembrandt se ne faceva uno ogni giorno, ma Totti è stato bravo, la sua è stata un’azione creativa mica male". La capacità di Totti, nel corso degli anni, è stata quella di riuscire con un semplice gesto a fare tendenza (dalle t-shirt sotto la maglia al pollice in bocca), così nell’era digitale dominata dagli smartphone non poteva che scattarsi un selfie. Il prossimo passo suggerito da Toscani ("dovrebbe mettersi una telecamera sopra la testa per riprendere tutto quello che gli capita in campo") appare di difficile attuazione, mentre meno complicato sarà finire sull’album Panini con una figurina speciale ispirata alla famosa rovesciata di Parola, da sempre simbolo della raccolta ‘Calciatori.
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