Testa e gambe non vanno, Lucho chiama rinforzi

(Di Daniele Petroselli) La Roma è un cantiere aperto, si sa. Ma il 3-0 del Mestalla è più di un campanello d’allarme per il gruppo di Luis Enrique. Manca il ritmo, manca la condizione fisica. Il Valencia corre a velocità doppia rispetto ai giallorossi per tutto il tempo e merita il risultato, che poteva anche essere più largo.

La difesa balla pericolosamente, soprattutto sulla sinistra dove Josè Angel fa quasi rimpiangere Riise. A centrocampo flop per il povero Viviani, che dopo l’autogol non riesce più a riprendersi. Non ci vuole l’infortunio di Perrotta, ma Verre non lo fa rimpiangere, dimostrandosi uno dei migliori in campo tra i giallorossi. Ma è una delle poche note liete in una serata ancora una volta da dimenticare. Buono l’esordio di Stekelenburg, mentre delude Lobont. Bojan manca ancora l’appuntamento con il gol, colpendo come in Ungheria la traversa, ma i colpi ci sono. Il nervosismo di Totti fa capire che questa Roma ha fretta di crescere ma deve mantenere i nervi saldi per non rovinare già tutto ad inizio stagione. Luis Enrique avrà tanto da lavorare, anche nella testa dei giocatori. In attesa che Sabatini gli porti i rinforzi richiesti e necessari, alla luce di quanto visto stasera. Soprattutto in difesa e a centrocampo, ma non dei semplice rincalzi. Serve gente di qualità. Ma sarà così?