DiegoTavano, procuratore di Bove e Fuzato ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 durante la trasmissione 'A qualcuno piace calcio'. Le sue parole:
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Tavano: “Bove lo metterei in campo da subito, è un calciatore pronto”
Il procuratore di Bove e Fuzato ha parlato del giovane primavera, di Pinto e di tanto altro. Un'intervista che ha riaperto la discussione sull'utilizzo dei giovanissimi nella prima squadra
Un commento su Bove, autore di una grandissima partita con l’Italia U20. "Bisognerebbe prestare maggiore attenzione ai giovani e avere più coraggio a lanciarli. Roma non è una piazza come Sassuolo o Empoli, ma in altri paesi i giovani forti vengono schierati. Bove ha sempre fatto bene quando ha giocato, ha una grande continuità anche negli allenamenti. La società e l’allenatore avranno fatto i loro ragionamenti, vedremo cosa succederà. Ieri partita strepitosa, ha fatto 2 gol e 2 assist da mezz’ala. È un giocatore completo, sono contento che tanti addetti ai lavori stiano facendo degli attestati di stima".
Sul suo percorso alla Roma. "Io sono convinto che Mourinho lo stia tutelando in un periodo difficile, mettere un ragazzo dentro adesso potrebbe non essere positivo per il ragazzo stesso. Edoardo è a disposizione, vorrebbe giocare, ieri ha fatto il capitano. Lui c’è, vediamo il percorso che deciderà la Roma insieme a me. È un calciatore pronto, se gli si dà fiducia può rispondere con prestazioni importanti".
Cosa si dice a Roma per gennaio? C’è fermento? "C’è progetto. Il fermento è relativo, è ancora presto. È il momento di fare scouting, lo stanno facendo. Si faranno valutazioni in base alle possibilità economiche e a quanto sarà accessibile arrivare a quel giocatore. La Roma ha un progetto ben definito, Mourinho ne è l’emblema. Non prendi un allenatore del genere se non hai un progetto, bisogna essere ottimisti. Si stanno pagando gli errori del passato, quando non si è fatto scouting e si è dato troppo peso a qualche agente. La Roma è stata costruita così, è stato un grande errore. Fuzato oggi vale 5 volte di più, lì hai fatto un’opera giusta. Quando devi prendere giocatori con tanti commissioni lo scouting dev’essere fatto meglio. La nuova proprietà sta facendo qualche sacrificio per sistemare la situazione, si sta lavorando per costruire qualcosa di forte".
Di favori e commissioni ne ha parlato anche Mourinho in una recente intervista. "Esattamente, io sto traducendo quello che ha detto lui. La squadra è frutto di un lavoro fatto solo con certe persone, il calcio è ampio e invece in passato sono andati sempre nelle solite parti e dalle solite persone".
Questo si fa per comodità o per convenienza? "L’argomento è troppo delicato".
Inevitabile una domanda sulle dichiarazioni rilasciate ieri dal Direttore Generale della Roma. Mi racconta Tiago Pinto? "Tiago è una persona incredibile, ha sposato il progetto con grande intensità. Lavora tantissimo, è molto disponibile, ti risponde e ti scrive anche. Io ne posso solo parlare bene, ha bisogno di tempo perché ha ereditato qualcosa che non era vincente, era palesemente costoso ma non vincente. Il calcio ha bisogno delle vittorie, senza quelle non si va avanti. Tiago è una persona positiva, sbaglia anche lui ma ha le idee chiare. Stanno facendo un lavoro semplice di scouting, cercando di trovare i giocatori più compatibili al progetto. C’è stata una ricapitalizzazione importante da parte dei Friedkin, non l’avrebbero fatta se non ci fosse un progetto ben definito".
Sullo scambio Gagliardini – Villar. "Io non ne so nulla, ora è un po’ presto per sbilanciarsi. Qualcosa si farà, mi sembra palese che la gestione di qualche giocatore venga fatta per mandarlo via. Nello specifico non so, ma c’è bisogno di fare qualcosa. Loro lo sanno benissimo".
Nella prossima sessione si passerà ancora una volta dalle cessioni o la ricapitalizzazione ci può far vedere altri orizzonti? "Quella porta linfa e certezze, non vi dimenticate che queste cessioni hanno portato a buonuscite pesanti. Pastore ha preso una mega buonuscita. Io vedo questo progetto in divenire, ha bisogno di step e di tempo. Noi tifosi vogliamo vincere subito, però dei primi step sono stati fatti. Questo mi rende ottimista".
Un centrocampista che le piace? "Edoardo Bove. Io lo metterei in campo subito, è pronto. Ci sono giocatori importanti in giro, diventa soggettivo. Quello che conta è chi vince, il centrocampista che piace a me potrebbe non piacere al direttore. Il centrocampista ce l’ho, il nome ve l’ho detto. Noi abbiamo una storia di giocatori fatti in casa non male, a partire da Totti fino ad arrivare ad Aquilani o allo stesso Pellegrini. Si pensa ai grandi nomi ed è giusto, sicuramente arriveranno".
Bove si sta allenando in pianta stabile con la Prima Squadra, questo può aiutare il suo percorso di crescita? "Edoardo è migliorato tantissimo grazie all’allenamento con la Prima Squadra, i giocatori che ci sono adesso sono di qualità. Il salto di qualità verrà fatto in maniera ponderata, la vera squadra forte sarà quella del prossimo anno".
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