"Ci sono sconfitte e sconfitte", dice Stramaccioni che, presente a Budapest, non nasconde un po' d'amarezza per le sorti della finale. L'ex allenatore è intervenuto ai microfoni di tuttomercatoweb.com ai margini dell'evento The Coach Experience a Rimini e ha parlato, tra le altre cose, della finale di Europa League e di Spalletti. Di seguito le sue parole:
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Stramaccioni: “Ero a Budapest. Le decisioni arbitrali rendono la sconfitta più amara”
Cosa ci dice della finale di Champions League? "È un grandissimo momento per l'Inter e per il calcio italiano. L'Italia torna a fare la finale della massima competizione europea in un momento non facile, in cui la Nazionale non si qualifica al Mondiale. Abbiamo raggiunto le tre finali con tre squadre, oggi c'è la più importante. Sappiamo che l'Inter gioca contro la squadra più forte del mondo, l'Inter arriverà in pullman e il Manchester City con l'astronave, ma noi italiani ce la siamo giocata sempre con tutti".
Come crede che Inzaghi la sta vivendo? "Sono contento per Simone, gliel'ho detto personalmente. Avevo sentito un po' troppe cose brutte su di lui, che non merita, per cui sono felice per lui. La panchina dell'Inter è uno dei massimi livelli di difficoltà".
Sulla finale di Europa League persa dalla Roma. "Io ero lì, ho respirato l'atmosfera e la grande amarezza finale. Ci sono sconfitte e sconfitte. Per la genesi quella sconfitta fa male per qualche decisione arbitrale sfortunata. La Roma ha dimostrato che importanza riveste il calcio da un punto di vista sociale, s'è mossa una città intera".
Quali sono gli allenatori che in Serie A hanno portato qualcosa di nuovo al calcio italiano? "C'è tanto DNA italiano in questa stagione. Al di là di Spalletti che è un maestro, il mio maestro avendolo conosciuto nel settore giovanile della Roma. Il primo è lui, poi c'è Italiano che ha fatto un grande lavoro, Inzaghi l'abbiamo citato, Sarri non è una novità essendo un precursore, poi citerei Gasperini. Secondo me in questa stagione c'è stato tanto contributo degli allenatori".
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