(Ansa) - «Se il 'closing' dovesse slittare di qualche giorno non sarebbe un dramma». Le parole del presidente 'ad interim' della Roma, l'avvocato Roberto Cappelli, lo avevano fatto intendere
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Stekelenburg domani a Roma, attesa per DiBenedetto
(Ansa) – «Se il ‘closing’ dovesse slittare di qualche giorno non sarebbe un dramma». Le parole del presidente ‘ad interim’ della Roma, l’avvocato Roberto Cappelli, lo avevano fatto intendere
: per la fumata bianca tra la cordata americana guidata da Thomas DiBenedetto e UniCredit bisognerà attendere ancora.
La trattativa per il passaggio di proprietà della società 3 volte campione d'Italia non si chiuderà domani. Il 'closing' chiamato per il 29 luglio, infatti, a meno di clamorosi colpi di scena delle prossime ore, sarà spostato alla prima settimana di agosto. I rappresentati delle parti in questi giorni hanno continuato a lavorare e avrebbero sciolto i nodi legati all'aspetto economico dell'operazione (il necessario aumento di capitale per la sostenibilità finanziaria dell'asset giallorosso). Ad occuparsene i manager Mark Pannes e Sean Barror, del 'Raptor Evolution Fund' di James Pallotta (socio di DiBenedetto), e il management dell'istituto di Piazza Cordusio, concordi alla fine sulla necessità di uno slittamento del 'closing' che, probabilmente, sarà chiamato per martedì 2 agosto.
La comunicazione ufficiale, dopo aver informato la Consob, dovrebbe arrivare in serata o domattina, prima della riapertura della borsa. La nuova data da un lato consentirebbe ai legali delle parti di riscrivere i contratti, apportando le modifiche pattuite, e dall'altro permetterebbe ai vertici di UniCredit di arrivare col deal firmato nel consiglio di amministrazione del 3 agosto, chiamato ad approvare la semestrale del gruppo bancario.
Chi invece lunedì prossimo sarà chiamato in causa è l'assemblea degli azionisti della società giallorossa. All'ordine del giorno della convocazione di Trigoria c'è l'integrazione del cda del club che, dopo le dimissioni dei Sensi, ha cooptato come nuovi membri Paolo Fiorentino, Roberto Venturini e Bernardo Mingrone (tutti in quota UniCredit), Claudio Fenucci (nuovo amministratore delegato) e Mauro Baldissoni, avvocato dello Studio Tonucci che ha seguito per gli statunitensi la cessione della Roma. Cessione che si appresta a compiere gli ultimi passi con tutti i protagonisti in prima linea.
Per domattina è infatti atteso lo sbarco nella Capitale di Thomas DiBenedetto che, tra gli impegni lavorativi in agenda, cercherà di ritagliarsi uno spazio per seguire dal vivo la partita di baseball che sabato giocheranno l'Urbe Roma e la formazione di Reggio Emilia in cui milita il figlio Thomas jr. DiBenedetto, però, non sarà l'unico passeggero in orbita Roma che domani uscirà dall'aeroporto di Fiumicino. Lo scalo romano infatti accoglierà, a meno di sorprese, anche Maarten Stekelenburg: il portiere olandese (dopo l'ufficializzazione del prestito al Lecce di Julio Sergio) è atteso per sostenere le visite mediche, firmare il contratto, e raggiungere i nuovi compagni. Tra cui però presto non dovrebbe più esserci Mirko Vucinic. L'attaccante è sempre più nel mirino della Juventus e nei prossimi giorni potrebbe dover svuotare l'armadietto di Trigoria, lasciandolo al brasiliano Nilmar del Villarreal, individuato dal ds Sabatini come sostituto ideale del montenegrino
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