Lo stadio della Roma si farà, ma non a Tor di Valle come da più di un anno si progetta, bensì a Tor Vergata. Non si tratta di una certezza, ma di un'ipotesi che gli americani starebbero valutando da qualche tempo. A riportare la notizia è il Nuovo Corriere Laziale, che nell'edizione di questa settimana dedica un articolo allo scoop: "Gli americani proprietari della societa? giallorossa inizierebbero a nutrire qualche dubbio sulla reale fattibilita? del progetto dell'area sud ovest - si legge - La vicinanza del depuratore, i limiti ambientali, gli interessi, i vincoli, le cessioni...".
news as roma
Stadio Roma, Pallotta prenota Tor Vergata – Esclusiva Corriere Laziale
Nel caso in cui dovesse rivelarsi infattibile il progetto del nuovo stadio a Tor di valle, Il presidente della Roma avrebbe pronta un'alternativa: acquistare i terreni dell'università e costruire lì il nuovo impianto
Quindi la clamorosa novità: "La notizia e? questa: l'entourage di James Pallotta nelle scorse settimane ha contattato il rettore dell'Universita? di Tor Vergata, Giuseppe Novelli, e i suoi collaboratori per chiedere notizie sulla fattibilita? di un "piano B", una valida alternativa a Tor di Valle sui terreni appartenenti proprio all'Ateneo, dove ad oggi sorge, in mezzo a una distesa di verde e terreni incolti, soltanto l'incompiuto Pala Nuoto progettato da Santiago Calatrava".
L'area (150 ettari di terreno appartenenti all'università, più 200 di proprietà del Comune di Roma, più altri 50 del Comune di Frascati), è la stessa in cui, nel 2000 si è tenuta la Giornata Mondiale della Gioventù, evento a cui presero parte oltre 2 milioni di persone. Tor Vergata era già stata presa in considerazione nel 2011, senza che però ci fossero veri e propri contatti da parte della Roma.
Il Nuovo Corriere Laziale parla addirittura di un carteggio da tempo avviato tra il rettore e la dirigenza della Roma, attraverso la mediazione di Francesco Smedile dell'Udc. Pallotta e il suo entourage avrebbero esposto le proprie condizioni per l'attuazione del progetto: dalla definizione degli spazi da destinare allo stadio, alle aree commerciali ecc. fino alle richieste di garanzie riguardo alla situazione delle infrastrutture e su eventuali vincoli ambientali riguardanti la zona.
La risposta dell'università sembra rassicurante sotto tutti i punti di vista: lo spazio da dedicare all'impronta dello stadio c'è eccome "poiché il fondiario libero dalle previsioni è molto esteso, ed ha una destinazione di Piano regolatore vigente già conforme all’intervento. Sia sul fondiario dell'universita? di Tor vergata sia su quello con termine del privato, sarebbe davvero semplicissimo realizzare tali spazi”. Stesso discorso per quanto riguarda le aree da adibire ai due villaggi commerciale e all'hotel.
Anche per quanto riguarda le infrastrutture il piano B sembra decisamente più percorribile: “Insistono su questo territorio interventi pubblici molto potenti, già realizzati o in via di completamento: due linee della metropolitana, la A gia? esistente e la C, collegate tra le stazioni di Anagnina e Torre Angela […] Tre uscite del Gra utilizzabili […]. Le aree sono servite dall’unica penetrazione autostradale della Roma-Napoli che collega direttamente l’area alla bretella della A1. [...] Estremamente vicino l’aereoporto di Ciampino. Le aree inoltre sono gia? ser vite dalla linea ferroviaria Roma-Cassino-Napoli attraverso la stazione Fs Tor Vergata. Non esiste a Roma una area meglio servita dal ferro e con una tale accessibilita? al privato".
Ok e l'impatto ambientale? Dall'università sostengono che non vi siano "Vincoli tali da impedire la realizzazione del programma. I vincoli dell’universita? con il suo concessionario sussistono esclusivamente per la realizzazione delle strutture universitarie. Tant’e? che l’esecuzione della Vela di Calatrava (la costruzione architettonica fungente da copertura della Città dello Sport ndr.) finanziata con fondi comunali e? stata assegnata con gara pubblica".
© RIPRODUZIONE RISERVATA