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Stadio Roma, Pallotta: “I romanisti avranno presto la loro casa”, Pjanic: “Fondamentale giocarci soprattutto in Champions”, Meis: “Lo vogliamo pronto per il 2017”

Del nuovo stadio che sorgerà a Tor di Valle si è parlato nella puntata di 'Codice Rosso" su Sky.

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L’architetto americano, Dan Meis, incaricato dal presidente della Roma di disegnare il progetto per il nuovo stadio dei giallorossi, è stato ospite di “Codice Rosso / Lo stato del Calcio”, puntata dedicata alle condizioni degli stadi italiani.

Meis si è espresso sui progetti di alcuni impianti nati o ristrutturati per i mondiali di Italia ’90, dicendo che non c’è stata lungimiranza: “Ormai avere un impianto di proprietà è diventato imprescindibile. Uno stadio moderno è un’esperienza multiforme che ha la capacita di produrre ricavi enormi. Senza voler a tutti i costi commercializzare la vita del tifoso, quegli incassi sono fondamentali per la vita dei club”.

Tra gli intervistati, proprio sul tema di uno stadio di proprietà delle società, c’è stato anche il centrocampista giallorosso, Miralem Pjanic, che ha espresso il punto di vista di un calciatore sul tema: “per noi sarebbe fondamentale incontrare avversari importanti in uno stadio bello. Specialmente in Champions”

Lo stesso Meis ha poi proseguito sulla funzionalità di questo genere di impianti, anche al di là del calcio: “nessun’altra struttura è così trasversale come uno stadio. Ci vanno tutti gli abitanti di una città”.

Scendendo poi nello specifico, sul futuro “Stadio della Roma”, si è parlato di un particolare del progetto: la Curva Sud ispirata al muro del Borussia Dortmund. “Avere un muro di tifosi che cantano e incitano a ridosso dei giocatori è un vantaggio. Lo stadio del Borussia? Non ce n’è un altro che abbia un impatto cosi forte e cosi coinvolgente”, ha commentato l’architetto. E proprio sulla tifoseria giallorossa, ha parlato anche il presidente giallorosso, James Pallotta: “Roma ha una delle tifoserie piu appassionate del mondo. Era fondamentale dare alla gente la possibilita di avere una propria casa”. Ma quali sono le previsioni sulle tempistiche? Meis ha risposto così: “Il nostro obiettivo è aprirlo nel 2017, anche se capisco che la gente possa pensare sia difficile. ma se distruggessero il vaticano in un mese lo ricostruirebbero, ne sono sicuro. E noi riusciremo a fare lo stadio”