Replicando ad un articolo pubblicato questa mattina nelle pagine di Cronaca de Il Messaggero, nel quale veniva pesantemente attaccato, Tommaso Michea Giuntella risponde dal portale web giornalettismo.com.
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Stadio Roma, Giuntella (Pd): “Verrà costruito, a Tor di Valle e presto. Tutto secondo quanto stabilito tra Marino e Pallotta a New York”
Il presidente del Partito Democratico di Roma, replica al durissimo editoriale del Messaggero: "Gli esponenti Pd non entrino in dinamiche non trasparenti"
"Giuntella, che interessi poteva avere il Messaggero nel demolire la sua immagine?
"Spero che non ci fossero interessi personali. Da parte di chi fa politica il compito è quello di fare chiarezza, se ci fossero conflitti di interesse fra persone e fra gruppi: io spero che non sia così. Rimango sorpreso dai toni totalmente rivolti al mio aspetto personale, però sono costretto a far notare che attaccando una persona che rappresenta il Partito Democratico, si attacca il partito che sostiene il sindaco di Roma, e dunque il sindaco e il progetto che si sta portando avanti. Per me la politica non è questo, e per parlare politicamente di una grande opera non è questo il modo.
"Tornando appunto sull’opera, da parte di esponenti del Partito Democratico abbiamo sentito una serie di posizioni differenti, distinguo e prese di distanza durante l’estate. Può dirci qual’è la posizione del Pd Roma riguardo la costruzione dello stadio della Roma a Tor di Valle?
"Con molta chiarezza: lo stadio si farà, si farà presto, sarà a Tor di Valle e si farà secondo le linee stabilite nell’incontro fra il sindaco di Roma Ignazio Marino e James Pallotta, nel quale il sindaco ha ottenuto una serie di garanzie. La linea del Pd è che si faccia questa grande opera e che sia veramente nell’interesse dei cittadini, siamo ovviamente aperti ad ulteriori riflessioni su questioni quali ridurre al minimo i mezzi privati di accesso alla struttura e rimettere in sesto la via del Mare; parliamo di un investimento di un miliardo e mezzo di dollari e vogliamo che sia la prima tranche di una grossa partita di investimenti stranieri per la città. Mi dispiace vedere interviste e interventi personali che vanno ad inserirsi in beghe che non ci riguardano, in questo modo diamo l’idea di un paese in cui non è il caso di investire, di una capitale povera e di un paese povero.
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