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Stadio Roma, Giuntella (PD): “La delibera arriverà entro dicembre. Campo Testaccio? E’ uno scempio, colpa della burocrazia”

Il Presidente del Partito Democratico di Roma fa il punto su due impianti sportivi che stanno a cuore ai tifosi romanisti.

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“Consideriamo che i tempi, per fortuna, sono dettati dalle regole, per cui comunque la Regione dovrà esprimersi entro 180 giorni dalla presentazione del progetto. Se andiamo a scalare dalla presentazione che c’è stata nella scorsa primavera e calcoliamo 180 giorni, comunque il limite è fissato entro la fine di questo inverno. La delibera in Comune verrà approvata entro dicembre, doveva essere già passata in Consiglio e adesso nei prossimi giorni sarà ricalendarizzata, ma comunque la fase più importante era quella dell’approvazione in Giunta. Arriverà poi in Regione e dalla fine di questi 180 giorni passeranno poi due anni per la costruzione. L’impegno che abbiamo insieme alla Società, per i cittadini di Roma, per i tifosi romanisti e per tutti quelli che godranno di questa struttura, è di inaugurarlo per l’estate del 2017 e quindi per i 90 anni della Roma“ ha detto il Presidente del Partito Democratico di Roma, Tommaso Giuntella, intervenuto ai microfoni di PagineRomaniste.com.

Pallotta ha parlato di maggio-giugno come tempi per la cantierizzazione, che ne pensa?

“Credo che maggio-giugno 2015 sia il tempo giusto, sono convinto che il cantiere inizierà per quella data, perché siamo di fronte ad un progetto di un grande privato, che ha coinvolto grandi professionalità. Io ho avuto modo di incontrarli più volte, devo dire che finalmente c’è una grande serietà e un grande investitore straniero che mette un miliardo e cinquecento milioni di dollari di investimento in questo città. Sono sicuro che i tempi saranno rispettati e che si partirà verso fine primavera, inizio estate 2015, per chiudere nell’estate del 2017 e fare il calcio d’inizio per quella data“.

Campo Testaccio è in uno stato di abbandono e degrado totale, come si è arrivati a questa situazione?

“Questo campo, che in questo momento e in questo stato è una vera e propria ferita, purtroppo ha subito un processo legato molto ai problemi di burocrazia del nostro paese. C’erano degli scavi per un parcheggio e ad un certo punto è iniziato un contenzioso tra la passata amministrazione del Comune di Roma e la società che stava facendo questo parcheggio, invece che trovare una soluzione di concertazione con la società, per cui magari si trovava una delocalizzazione del parcheggio e nel frattempo si ricopriva e si apriva il campo, si è andati di fronte ai giudici. Quindi che è successo: prima c’è stato una sentenza dell’anno scorso del TAR, adesso bisogna aspettare la sentenza del Consiglio di Stato o attendere sedici mesi che scada la concessione del Comune di Roma. Questo significa che nel frattempo noi ci troviamo di fronte a questo scempio, purtroppo in questo momento la situazione è questa“.

Quali sono i tempi per avere una risposta del Consiglio di Stato?

“Sicuramente il Consiglio di Stato arriverà ad una risposta prima della scadenza naturale della concessione, noi ci auguriamo nei prossimi tre-quattro mesi. Per me è comunque troppo, noi già da tempo abbiamo chiesto delle soluzioni differenti, credo che questo campo debba essere come minimo riaperto e quindi tornare all’attività normale, ma secondo me e secondo il Partito Democratico di Roma la soluzione migliore è quella di coinvolgere i privati di questa città, come nella vicenda dello Stadio della Roma o in altre situazioni. E’ stato dimostrato che coinvolgendo i privati si possono fare grandi opere, questo è uno di quei casi, bisogna coinvolgere dei soggetti privati, la stessa società della Roma potrebbe essere interessata, ed aprire una struttura grande, con campi, piscine, spogliatoi nuovi e moderni. Anche perché parliamo dell’unica grande struttura sportiva all’interno della Mura Aureliane“.