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Stadio Roma, Gandini: “Progetto di grande impatto”. Baldissoni: “Ritorni economici come Juve e Bayern” – FOTO – VIDEO

Presentato lo studio di impatto economico e sociale sul progetto dell'impianto di Tor di Valle prodotto dalla facoltà di Economia della Sapienza. Presente anche Florenzi: Florenzi: "La cosa che a me preme è quella di avere uno stadio infuocato"

Jacopo Aliprandi

Oggi nuova giornata importante per il futuro del nuovo stadio della Roma. Questa mattina, presso l'Acquario Romano in Piazza Manfredo Fanti, è stato presentato lostudio di impatto economico e sociale sul progetto dell'impianto di Tor di Valle prodotto dall'Università Sapienza. Al convegno sono intervenuti l'amministratore delegato della Roma Umberto Gandini e il direttore generale giallorosso Mauro Baldissoni. Presenti anche il calciatore Alessandro Florenzi, Luca Parnasi (Presidente Eurnova) e Giuseppe Ciccarone (Preside della Facoltà di Economia Sapienza Università di Roma). Ha moderato l'incontro Fabrizio D'Ascenzo, Direttore del Dipartimento di Management della Facoltà di Economia della Sapienza.

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Ore 11.55 - E' il turno di Alessandro Florenzi"Non parlo dell'infortunio perché non è il luogo adatto, oggi si parla di una cosa importante e da cittadino romano prima che giocatore sono orgoglioso di vedere la società essere così attiva sotto questo punto di vista. Sarà una struttura che darà tanti posti di lavoro, c'è gente a casa che ha voglia di lavorare per salvare la propria famiglia, questa è una cosa molto buona. Per non parlare poi di quello che porterà al Comune di Roma. Non mi soffermo su questo, vado dentro il campo: la cosa che a me preme è quella di avere uno stadio infuocato, uno stadio dove le persone possono urlarmi all'orecchio per darmi ancora più forza. Ho avuto la fortuna di giocare in uno stadio del genere, e da avversario sentire una persona che ti urla all'orecchio non è facile. Delle volte gli avversari fanno un metro in meno e tu invece fai il metro in più per andare a pareggiare o vincere una partita. Lo stadio sarà davvero bello, sono felice di rappresentare la Roma in questa situazione e spero di giocarci presto perché è affascinante".

Ore 11.50 - Proiettato un video che riepiloga tutti i numeri del progetto dello stadio di Tor di Valle.

Ore 11.29 - Prende la parola Giuseppe Ciccarone, preside della Facoltà di Economia della Sapienza: "Questo progetto è la terza missione dell'Università. Insieme alla didattica e alla ricerca noi offriamo competenze per favorire scelte e decisioni da parte delle imprese e delle istituzioni. Sono molto orgoglioso di aver coordinato un gruppo di lavoro per questo progetto. Noi non siamo geologi o ambientalisti, ma economisti. Valutiamo l'impatto economico-sociale di un investimento di 1.600 milioni di euro a carico di soggetti privati. Quando pensate a un investimento privato questo ha importati ricadute economiche, ecco, noi abbiamo misurato queste conseguenze, ma anche conseguenze dal punto di vista sociale. Noi siamo pronti a difendere le nostre metodologie in qualunque contesto internazionale. Gli investimenti previsti generano un incremento cumulato del PIL di 5,7 miliardi di euro dopo 3 anni (2019), 12,5 miliardi dopo 6 anni (2022) e 18,5 miliardi dopo 9 anni (2025). Alla crescita del PIL corrispondono effetti positivi sull'occupazione e sulla fiscalità pubblica. In termini di valore aggiunto, l'impatto economico del progetto dello stadio sulla città di Roma sarebbe pari a circa due volte e mezzo quello prodotto dall'Expo 2015 sulla città di MIlano e superiore del 68% a quello del Giubileo. Per quanto riguara l'occupazione: una creazione netta occupazione pari a 12.500 ULA, in media, nel periodo considerato nella simulazione (circa 10.500, 14.000 e 13.000 in media, nei primi 3, 6 e 9 anni). Una riduzione media del tasso di disoccupazione annuali pari a circa 0,8 punti percentuali. Impatto sulla fiscalità: considerando le tasse sui redditi e sui consumi, l'incremento medio annuale delle entrate fiscali nel periodo considerato è previsto pari a 142 milioni a cui corrispondono entrate cumulate pari a 1,4 miliardi alla fine del 2026. Il gettito cumulato per le amministrazioni locali generato dall'incremento del Pil è invece di circa 30 milioni di euro. Le opere di interesse strettamente generale ammontano a circa 262 milioni di euro. Gli interventi sul verde pubblico riguardano circa 62 ettari. Il progetto prevede un investimento di circa 170 milioni per interventi a favore della viabilità privata e circa 211 milioni per interventi di potenziamento di trasporto pubblico e mobilità sostenibile. Gli interventi di risanamento ambientale contribuiscono alla mitigazione del rischio idraulico, portando il livello di rischio dell'abitato di Decima-Torrino (circa 10.000 abitanti) dai livelli di rischio R4 e R3 al livello più basso. Si stima prudentemente che l'intervento permetterebbe di evitare un danno potenziale a beni immobili causato da un'eventuale esondazione del FOsso di Vallerano pari a 50 milioni di euro".

Ore 11.25 - Ora è la volta di Luca Parnasi, presidente di Eurnova: "Da imprenditore sono rimasto orgoglioso, perché questa sfida partita 4 anni fa può rappresentare per Roma non un passo in avanti ma un balzo per il futuro. E' una sfida che forse parte con un'ambizione da capitale europea quale Roma può diventare, con un progetto ambizioso. Siamo ora nella casa dell'Architettura, ma tengo a ringraziare tutti gli altri studi di architettura che ci hanno aiutato in questa splendida avventura. Come imprenditore questa splendida città merita un'opera come questa, che ha pochi esempi in Italia. Tra pochi anni potremmo vedere una partita di calcio come all'estero. Credo che questa sia l'occasione per rilanciare una nuova immagine di Roma, la città è sempre stata coinvolta in ogni passaggio: questo è lo spirito per ripartire, non dobbiamo avere paura di lanciarsi in questa sfida perché Roma merita questa opera. Sono orgoglioso di far parte di questo progetto".

Ore 11.10 - Prende la parola il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni: "La necessità prima ancora dell'opportunità di avere una nuova infrastruttura è diventato un tema del dibattito quotidiano non solo a Roma e per la Roma ma almeno in Italia. Non a caso ci sono altri progetti come quelli del Cagliari, Bologna, Frosinone e del Pescara. Questo perché è diventato fondamentale essere in condizioni di realizzare una struttura moderna in grado di offrire uno spettacolo adeguato e che rispetti i canoni dello spettacolo degli stadi internazionali. Immaginatevi in un mondo di multisale avere una vecchia monosala con i seggiolini di legno e senza riscaldamento e senza dolby surround: ovviamente non potrebbe competere. I ricavi di una società di calcio, quelli ordinari, possono essere riconducibili a tre voci: commerciali, biglietteria e diritti tv. In Italia questo mix di ricavi è sbilanciato verso i diritti tv quindi c'è un'esigenza per sopravvivere di riportare la gente allo stadio e ribilanciare questo mix di ricavi. Una nuova infrastruttura ha un miglioramento anche per i diritti tv. Se noi paragoniamo Atalanta-Sassuolo a Stoke City-Sunderland per contenuti tecnici, la partita italiana ha una valenza superiore. Ma un cinese o un americano sceglierà la partita inglese, perché quello che viene percepito è un'immagine di una struttura idonea per la ripresa televisiva e un terreno di gioco in perfette condizioni. Noi non riusciamo ad avere questo quindi parliamo di un'esigenza di sistema. L'industria calcio è una delle più importanti del Paese. E' essenziale riuscire a facilitare lo sviluppo anche in Italia. Noi confidiamo che la nuova legge possa essere un successo. E' giusto che lo stadio, che è un oggeto ingombrante, sia calato nella maniera più idonea nella città e che possa essere un motore per la rigenerazione urbana della posizione dove verrà costruito. La scelta dell'area? Noi abbiamo deciso di percorrere una strada professionale, abbiamo incaricato una società per fare degli annunci pubblici e sollecitare la proposta idonea alla costruzione. Ci sono arrivati prima 120 richieste, ne abbiamo selezionate 82. Al vallo degli esami sulle zone ci siamo rivolti all'autorità comunale (della giunta Alemanno), e le prime tre della graduatoria erano erano adeguate. Poi, arrivò la giunta Marino e le aree erano le stesse: delle tre zone scelte una era piccola e l'altra aveva terreni privati. La terza era la più grande e di proprietà di un'unica persona. Una volta scelta l'area si è passati alla progettazione, un lavoro per riqualificare anche l'area urbana: ci sono più di 50 aziende che lavorano per il progetto e per il futuro impatto della città. Noi non la immaginiamo solo come struttura per giocare a calcio, il catino dello stadio sarà usato come anfiteatro per concerti internazionali, la curva Sud anche potrà essere usata per i concerti. Ci sarà una Curva esterna ispirata alla scalinata di Piazza di Spagna e potrà ospitare 5mila persone. Vogliamo attrarre eventi internazionali. Ci attendiamo ritorni economici sul fatturato come Juventus, Bayern Monaco e Arsenal".

Ore 11.08 - E' arrivato anche Alessandro Florenzi: applausi dalla sala per lui.

Ore 11.05 - Ora tocca all'amministratore delegato della Roma, Umberto Gandini: "Per me è un grandissimo onore essere qui, è una delle mie prime apparizioni pubbliche con la Roma. E' un progetto di grandissimo impatto quello dello stadio della Roma. E' stato importante per noi scegliere un'università come la Sapienza per analizzare le ripercussioni economiche e sociali di questa opera. Lo stadio avrà un impatto economico sociale sul reddito della città di Roma, per la mobilità, e anche per il verde pubblico che avrà un grande spazio all'interno di questo progetto".

Ore 10.57 - Prende la parola Alessandro Ridolfi, presidente dell'Ordine degli Architetti di Roma: "Parlare di stadio vuol dire parlare di città, servizi, opere archittetoniche e spazi pubblici. Ascolterò con grande interesse al progetto dello stadio, da presidente dell'ordine degli Architetti di Roma. Un progetto deve avere tempi certi, trasparenza e continuità: tutto ciò è interesse pubblico. Ci confrontiamo spesso con opere incompiute, Roma vanta un primato su questo. L'architettura del nuovo stadio è l'omaggio alla complessa storia di Roma. È un'infrastruttura che fungerà da cardine per un progetto multiuso, trasformerà il modo dei romani di coniugare sport e intrattenimento".

Ore 10.57 - Inizia la presentazione dello studio della Sapienza sullo stadio della Roma.

Ore 10.23 - Arrivati Gandini, Baldissoni e Parnasi.

COMUNICATO RIEPILOGATIVO DELLA PRESENTAZIONE

"Stadio della Roma - Tor di Valle: presentato Studio Impatto Economico e Sociale dell'Università Sapienza

  •  Aumento del PIL provinciale di circa 1,5% all'anno, in media, e di 18,5 miliardi di euro in 9 anni (2017-2026) rispetto a quello che si avrebbe in assenza dell'intervento;
  • Riduzione del tasso di disoccupazione della provincia di Roma di circa un punto percentuale (0,8%) rispetto a quello che si avrebbe in assenza dell'intervento;
  • Interventi relativi a verde pubblico, mobilità, sicurezza e salvaguardia idraulica di interi quartieri di Roma;
  • L'indotto del progetto genererebbe gli stessi effetti di un Giubileo della Misericordia ogni due mesi e mezzo, oppure un EXPO ogni 5 mesi
  • "Roma, 14 novembre 2016 - E' stato presentato oggi, presso l'Acquario Romano - sede dell'Ordine degli Architetti di Roma - lo Studio di Impatto Economico e Sociale sul progetto Stadio della Roma - Tor di Valle, prodotto dalla Facoltà di Economia dell'Università Sapienza. Il progetto è stato introdotto dai rappresentanti dei proponenti, Umberto Gandini, Amministrato Delegato dell'As Roma, Mauro Baldissoni, Direttore Generale dell'As Roma, e Luca Parnasi, Presidente di Eurnova.

    "Lo studio, illustrato dal Preside della Facoltà, Giuseppe Ciccarone, riporta le ricadute economiche che il progetto Stadio della Roma - Tor di Valle produrrà sin dall'avvio dei lavori di costruzione.

    "Secondo la ricerca, l'investimento di circa 1,6 miliardi di euro finanziati interamente dai privati in un arco temporale di sei anni, genererà un significativo incremento del PIL della provincia di Roma, pari a 5,7 miliardi di euro dopo 3 anni (2020), 12,5 miliardi dopo 6 anni (2023) e 18,5 miliardi dopo 9 anni (2026) rispetto a quello che si avrebbe in assenza dell'intervento. L'incremento percentuale stimato sarà quindi di circa l'1,5& nell'arco dei nove anni 2017-2026.

    "L'impatto complessivo degli investimenti previsti dal progetto implicherà una riduzione del tasso di disoccupazione medio dell'area romana di circa un punto percentuale (0,8%). L'analisi del progetto rileva inoltre che gli occupati direttamente impiegati nell'area saranno pari a circa 5.500 unità. Nel documento della Sapienza si evidenzia infatti che nel periodo di costruzione, i lavoratori nel comparto edilizio ammonteranno a circa 1.500 persone e che, una volta a regime, gli impiegati negli altri comparti saranno 4mila. Inoltre, 15-20mila lavoratori svolgeranno la prorpio attività nel Business Park.

    "Ulteriore elemento a favore della costruzione dell'impianto sportivo e delle altre opere, sia private sia di pubblica utilità, è quello relativo alla fiscalità. L'inceremento annuale medio delle entrate fiscali garantite dalla realizzazione del progetto sarà pari a 142 milioni di euro. Le entrate cumulate ammonteranno a 1,4 miliardi alla fine del 2026.

    "In termini di valore aggiunto, l'impatto economico del progetto sulla città di Roma sarà pari a circa due volte e mezzo quello prodotto da EXPO 2015 su Milano e superiore del 68% di quello generato dal Giubileo della Misericordia. L'impatto sulla Regione Lazio sarebbe pari a una volta e mezzo quello prodotto da EXPO per Regione Lombardia.

    "Lattenzione tuttavia non si ferma all'impatto economico, ma abbraccia anche quello sociale. Il progetto Stadio della Roma - Tor di Valle, che attualmente è in esame nella Conferenza dei Servizi regionale, ultima fase amministrativa prima dell'autorizzazione finale per l'avvio dei lavori di costruzione, creerà uno dei principali polmoni della Capitale con la piantumazione di oltre 10mila alberi e la creazione di numerosi spazi verdi in un'area complessiva di 62 ettari, equivalento a più del 30% della superfice totale interessata. Stadio della Roma - Tor di Valle avrà delle ricadute positive anche sulla mobilità. E' infatti previsto un investimenti di circa 170 milioni di euro a favore dlla viabilità provata e circa 211 milioni per opere relative alla mobilità sostenibile. L’investimento totale per le infrastruttura pubbliche ammonterà a circa 440 milioni di euro. Lo Studio stima che dopo questi interventi il 50% del flusso legato agli eventi usufruirà del trasporto pubblico, decongestionando sensibilmente il quadrante sud della città.

    Non viene trascurato il tema idraulico, che non interessa l’area dello Stadio o del Business Park, ma riguarda quelle limitrofe e non toccate dal progetto: sarà infatti riqualificato il Fosso di Vallerano che ha rappresentato negli anni un vero e proprio problema per le zone densamente popolate di Decima e Torrino, che contano complessivamente 10mila abitanti. L’Università Sapienza prevede che, conclusi i lavori di messa in sicurezza delle sponde del Tevere, il rischio si abbasserà da R4 e R3 al livello più basso.

    Il Preside della Facoltà di Economia dell’Università Sapienza, Giuseppe Ciccarone, ha dichiarato: “Il progetto Stadio della Roma-Tor di Valle è una delle iniziative di rigenerazione urbana più ambiziose che la Capitale e l’Italia abbiano visto negli ultimi anni. Basti pensare che, secondo le nostre analisi, l’impatto economico sulla città di Roma sarà pari a circa due volte e mezzo quello generato dall’Expo 2015 su Milano e superiore del 68% a quello del Giubileo, rilanciando in modo consistente numerosi comparti industriali come quello dell’edilizia, dell’entertainment e dei servizi. Non sono da trascurare gli interventi relativi al verde pubblico, alla mobilità e alla salvaguardia idraulica di alcuni quartieri della Capitale, che avranno anche un rilevante impatto sociale sulla città”.