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Stadio, Dan Meis: “Darà valore alla città”

Le parole dell'architetto: "Abbiamo spesso detto che è difficile trovare un buon bar sportivo per guardare una partita. Quindi in questo caso l’approccio è fattibile e ha perfettamente senso".

Redazione

In attesa di notizie confortanti dopo l’inchiesta Rinascimento che ha fermato il progetto di Tor di Valle, l’architetto che ha progettato lo stadio dellaRoma, Dan Meis, intervistato da cladglobal.com, è tornato a parlare sulla nuova casa dei giallorossi. Le sue parole:

I servizi secondari sono una parte molto importante dello stadio che stai progettando per l’AS Roma?

"Assolutamente. Quello che sto cercando di dire è che l’approccio 24/7 a uso misto non è una panacea per ogni stadio. Dipende davvero dalla posizione, e dal fatto che ci sia abbastanza massa critica per farlo davvero vivo quando lo sport non è attivo. E’ un posto dove la gente vuole venire. E’ come qualsiasi equazione immobiliare in tal senso. Uno dei miei primi progetti è stato lo Staples Center, che è piuttosto noto per il quartiere dei divertimenti che lo circonda. Sapevamo che era una buona idea per Los Angeles, perché si tratta di un edificio con 300 eventi all’anno. Al contrario, uno stadio di calcio ha forse 20 partite e 30 eventi all’anno, quindi è più difficile supporre che tu possa farne una destinazione di 365 giorni. Nel caso di Roma, però, abbiamo progettato tutti questi servizi intorno perché non ci sono molti esempi di luoghi di intrattenimento all’aperto in città. Abbiamo spesso detto che è difficile trovare un buon bar sportivo per guardare una partita. Quindi in questo caso l’approccio è fattibile e ha perfettamente senso. Può aggiungere valore alla città".