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Spalletti: “Noi in panchina sempre educati, gli altri condizionano gli arbitri”

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Le parole dell'allenatore del Napoli

Redazione

Il Napoli si è visto sfuggire la vittoria nel recupero. Spalletti ha commentato la prestazione dei suoi nel post-partita. Queste le sue parole:

SPALLETTI A DAZN

Insigne è uscito in lacrime, secondo lei la delusione è maggiore rispetto a settimana scorsa considerato il primo tempo? "La delusione c'è, la partita secondo me è stata condotta per lunghi tratti bene. Avevamo a che fare con una squadra forte che ci ha creato problemi. Il rammarico maggiore è stato per il finale, avevamo tanti giocatori freschi, ma non siamo riusciti a giocare la palla come mi aspettavo e abbiamo preso un gol da un punto di vista tattico e di sviluppo evitabilissimo".

Cosa vogliono dire le lacrime di Insigne? "Non lo so, non le ho viste. Chiaro che ci sono sensazioni particolari perché si avvicina la fine del campionato, il momento in cui lascerà la squadra per cui ha sempre giocato. Dovete chiedere a lui. Quando c'è stato da prendere delle responsabilità ha sempre assolto al compito".

L'uscita di Lobotka ha tolto certezze al Napoli in fase di equilibrio. Rimetterebbe il terzo difensore dietro? "Al di là del terzo difensore o meno, non eravamo fluidi da prima e loro ci cambiavano sempre gioco su questo quinto, loro stavano alti. Dal punto di vista tattico, eravamo messi meglio. Con l'uscita di Lobo, la palla ha girato peggio, ma non è dipeso solo da lui, è dipeso da quello che si è riuscito a fare nel secondo tempo. Avevamo quattro giocatori freschi su cinque al centro e non siamo riusciti a fare bene, a palleggiare , a fare quello che a cui siamo abituati, ed è diventato più difficile".

Questa delusione non rende giustizia al percorso fatto dalla sua squadra. "Io vengo caratterizzato da quello che faccio, andando a valutare anche dei periodi. Per lunghi tratti abbiamo fatto un buon calcio, abbiamo cercato di sistemare qualcosa nelle partite, per le difficoltà. Il risultato di oggi ci penalizza per l'alta classifica, ma dà dignità per il calcio giocato, non abbiamo segnato il secondo gol, abbiamo sofferto e ci è mancato il palleggio".

Vuole replicare a Mourinho? "Io non replico a Mourinho, ma dico che dal primo minuto che sono qui dico alla mia panchina di comportarsi bene e non avere reazioni. Oggi erano tutti seduti in panchina, quando vengono qui le altre squadre fanno la squadra di casa, montano addosso a tutti, entrano in campo. È una cosa che tornassi indietro non farei, si vede che alcuni vengono condizionati dal comportamento delle altre panchine".

Si riferisce alla Roma? "Non parlo solo della Roma, ma in generale. Noi siamo seduti e lasciamo lavorare i direttori di gara. Di Bello è stato richiamato giustamente dal Var perché era rigore, gli è successo di non vederlo e quindi quella che è avvenuta è una cosa corretta".

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

"Mi aspettavo qualcosa di più quando ho messo i calciatori freschi, invece abbiamo buttato troppo la palla avvantaggiando la loro fisicità. Il fatto determinante è che la facevamo girare lentamente, abbiamo perso troppi palloni che non erano contesi. Ci si prende le responsabilità che si hanno e se quello è il livello dobbiamo accettarlo".

L'uscita di Lobotka ha cambiato la gara? "Probabilmente ha inciso perché da lì la palla è girata meno bene però chi l'ha sostituito ha la stessa qualità. Lui ha subito questo forte crampo ma non dovrebbe avere muscolo infortunato o rotto".

Sulle ultime cinque gare "Noi non dobbiamo fare nessuna scelta, dobbiamo giocare per vincere le partite. Non sono percentuali che ci rimangono, dobbiamo solo vincere il 100% delle gare che ci restano".

Sui cambi fatti "Sono stati fatti per avere più possesso palla. La Roma è una squadra molto fisica, nel finale ci siamo messi a specchio ma non siamo riusciti a proteggere la palla. Bisognava interpretare meglio l'azione del loro gol, potevamo atteggiarci un pochettino meglio. Fragilità? Il calcio sta andando verso un gioco di uomo contro uomo più fisico e noi se non siamo bravi a gestire la palla ne paghiamo le conseguenze".

Non crede che il Napoli si è abbassato di più con l'uscita di Osimhen? "Osimhen sa fare delle cose, in quel momento la gara si era messa in un certo modo. Dries è più bravo a palleggiare, a tenere la squadra corta. A Bergamo Osimhen non c'era e abbiamo vinto. Poi volete Mertens in campo, ogni volta con questa storia. Abbiamo perso perché non abbiamo tenuto la palla, abbiamo perso dei palloni che non possiamo perdere. Non siamo stati una squadra che ha la convinzione per avere certe qualità. Il gioco dei cambi a commentarle dopo a farlo ne esci mali. De Laurentiis mi brontola sempre perchè sostituisco troppo tardi o perchè ho sostituito chi non dovevo. Con i cambi ognuno vede quel che vuole".