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Spal, De Rossi contro la società: “Non ha ascoltato le mie indicazioni sul mercato”

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Le parole dell'ex leggenda giallorossa: "In un rapporto di collaborazione bisognerebbe ascoltare le indicazioni dell’allenatore sulle caratteristiche. Purtroppo da due mesi a questa parte questo non è mai, mai, mai, mai successo"

Redazione

Domani la Spal riceverà il Bari allo stadio Paolo Mazza per il match della 23esima giornata di Serie B. Quest'oggi Daniele De Rossi, nella consueta conferenza stampa di vigilia, ha duramente criticato la società per la sessione di mercato appena concluso tanto che il club, dopo aver pubblicato il video della sui propri canali social, ha "censurato" alcune delle sue parole: "La prima esperienza col mercato è stata abbastanza surreale, non saprei come altro descriverla". Queste le prime parole di De Rossi che poi prosegue: "Ho letto che il direttore Lupo ha detto che sono soddisfatto: in genere sono abituato a parlare per me e lui sa che quanto ha dichiarato non è vero. Sono soddisfatto dei giocatori che ho, ma secondo me in un rapporto di collaborazione bisognerebbe ascoltare le indicazioni dell’allenatore sulle caratteristiche. Purtroppo da due mesi a questa parte questo non è mai, mai, mai, mai successo. Anzi, mi sono trovato giocatori presi quando era già stato firmato tutto. Questa è una situazione che mi è dispiaciuta tanto: lo sa Tacopina e lo sanno i dirigenti perché gliel’ho detto in faccia". L'ex leggenda giallorossa ha poi continuato nel suo attacco alla dirigente ferrarese:"Fortunatamente non si parlerà più di mercato, ma non è che siccome sono giovane e al primo anno mi devo far andare bene tutto. Sono nel calcio da tanto tempo e so come le cose vanno fatte. Penso che si possa non arrivare a un giocatore. Quindi se ne va a prendere un altro con quelle caratteristiche ma un po’ meno forte. Poi non si arriva neppure a quello perché le società non si mettono d’accordo per i soldi o altro, si seguono altri con quelle caratteristiche fino ad arrivare a uno delle Serie C, che magari neppure gioca sempre. Le richieste dell’allenatore andrebbero seguite. Questo purtroppo non è mai successo e quindi mi dispiace che Lupo dica che sono soddisfatto. Lo sono dei giocatori che ho".

De Rossi è un fiume in piena e prosegue parlando delle indicazioni date alla dirigenza per i nuovi acquisti e di Roberto Venturato, suo predecessore e capro espiatorio per ogni errore del club: "Quando ci siamo seduti al tavolo ho detto: ‘Prendetemi giocatori diversi da quelli che ho oppure molto più forti’. Questa indicazione non è mai stata seguita. Poi non cambia che io venga al campo col sorriso e fischiettando e sia stracontento della rosa che ho a disposizione. E tocca a me fare molto meglio per farli rendere al massimo. Però era un pochino che parlavamo e mi è stato detto più volte ‘Tranquillo, vedrai che a gennaio… vedrai che a gennaio… ‘. Qui non funziona una cosa e mi viene detto: ‘L’ha chiesta Venturato, piove o c’è la nebbia allora ‘è colpa di Venturato’. Non funziona una lampadina? ‘Eh ma l’ha chiesta Venturato’. Ma io non credo che sia così. Non credo che Venturato abbia colpe su tutto. Detto questo, c’è sempre grande serenità: il mercato è finito, si va avanti e punto. Stare a piangere non serve a niente. So che ho un grandissimo alleato che è Tacopina, a cui ho tolto il sonno nel tentativo di farmi accontentare. Si va avanti senza problemi". 

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Il rapporto con Spalletti e l'arrivo di Nainggolan

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De Rossi ha anche parlato del neo arrivo in casa Spal, il suo ex compagno di squadra Radja Nainggolan: "Sta bene, è in buona forma e come tutti gli altri è a disposizione e può giocare". Queste le prime parle dell'ex numero 16 che poi prosegue: "Radja è il giocatore più forte di tutti quelli che abbiamo, ha carriera alle spalle ma anche tanti stimoli. Ha fatto tanti errori, e se non li avesse commessi dopo l'Inter avrebbe fatto ben altra carriera. Lui mi darà una mano, e io la darò a lui perché ha ancora una carriera davanti, magari andiamo in A insieme". De Rossi ha poi continuato parlando dell'accoglienza ricevuta dal centrocampista belga: "Lo spogliatoio lo ha accolto bene, perché i giocatori alle volte si dipingono per delle cavolate commesse, non rendendosi conto quando è diverso essere un professionista serio dall'essere una merda nello spogliatoio: lui ha un cuore grande così, non ha mai spaccato uno spogliatoio, e nessuno ne parlerà mai in modo negativo". L'ex numero 16 ha poi concluso parlando del suo rapporto con Spalletti: "Le simbiosi si creano nei rapporti stretti, come quello tra me e Spalletti, che mi ha segnato, mi ha marchiato. Inconsciamente lo scimmiotto anche, con risultati goffi e no come i suoi, lui è forte tanto e io devo crescere, ma è un allenatore al quale mi ispiro perché con lui ho passato tanto tempo, e tempo felice. Abbiamo quasi un rapporto padre-figlio, il dire che abbiamo avuto problemi a Roma è una follia giornalistica".