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E adesso serve una Roma sette bellezze. Yanga-Mbiwa: “Vinciamole tutte e superiamo la Juve”

Sette partite (cinque di campionato e due di Champions) in ventitre giorni a partire da sabato fino alla prossima pausa Nazionali

Guendalina Galdi

Chievo, Sampdoria, Cesena, Napoli e Torino, in campionato. In mezzo (martedì prossimo e poi il 5 novembre) Bayern Monaco andata e ritorno. Da sabato 18 alla prossima pausa Nazionali la Roma avrà sette impegni da onorare, sette gare da cui trarre il massimo. In campionato per agganciare, ed eventualmente superare, la Juventus che dista tre punti, tanti quanti i gol convalidati da Gianluca Rocchi ai bianconeri nello scontro diretto allo Stadium. L'altro fronte sul quale la formazione di Rudi Garcia sarà impegnata è la Champions League. Dopo Roma-Chievo di sabato, si tornerà di nuovo all'Olimpico martedì prossimo per accogliere il Bayern Monaco di Guardiola. I campioni di Germania sono il terzo impegno europeo dei giallorossi di questa stagione; vittoria contro i campioni di Russia, e pareggio contro quelli della Premier, ora si alza ancora l'asticella ed il doppio confronto ravvicinato contro il Bayern sarà forse già decisivo per il passaggio agli ottavi. Sarà certamente anche utile come ulteriore prova di carattere per la Roma che in questa stagione non ha mai perso (Juve a parte). Mehdi Benatia ritroverà la Roma in un Olimpico tutto esaurito con la cornice delle migliori ed imperdibili occasioni, Seydou Keita, nella gara di ritorno, ritroverà l'allenatore che lo presentò al grande calcio come il 'termometro' dello spogliatoio del Barcellona che ha vinto tutto.

Vincerle tutte. Questo l'obiettivo a breve termine della Roma. Fare più punti possibile in questa fitta parentesi di impegni: "Cercheremo di vincere tutte le partite per stare davanti alla Juventus" ha assicurato Yanga-Mbiwa che grazie alla Roma ha ritrovato la nazionale francese. Il difensore centrale, sulla maglia Mapou, ha speso qualche parola anche sulla rosa giallorossa, ripensando alla sconfitta di Torino: "Abbiamo visto tutti che abbiamo giocato una gran partita contro di loro a Torino, abbiamo creato diverse occasioni, la squadra è stata molto solidale, abbiamo segnato due gol, siamo stati alla pari della Juventus. Credo che la Roma abbia una rosa in grado di vincere lo scudetto, l'ultima parola non è ancora detta".

SI RIPARTE COL CHIEVO - E' il primo avversario post-pausa della Roma. Rudi Garcia recupera Davide Astori; nel cuore della difesa giallorossa dunque la coppia Astori-Mapou, visto il primo turno di squalifica che deve scontare Manolas e Castan che ancora non ha recuperato del tutto. Domani per la Roma sarà tempo di rifinitura, della conferenza pre-gara di Garcia e della lista dei convocati per la gara. Non ci sarà Keita, e probabilmente nemmeno Salih Ucan, causa problema al polpaccio. Il Chievo, dopo aver ritrovato Schelotto, invece dovrà fare a meno di Izco e Botta. Roma-Chievo sarà affidata a Calvarese, ma la preoccupazione maggiore non arriva tanto dall'avversario, o dal fischietto, piuttosto dal 'torpore' Nazionale; due settimane di stop al campionato in favore delle nazionali e Yanga-Mbiwa ha le idee chiare in merito: "Il Chievo? In realtà il rischio principale riguarda la sosta, abbiamo perso ritmo e abitudine a giocare ogni tre giorni ma questo è un gruppo forte anche mentalmente, dobbiamo arrivare pronti alla partita di sabato per vincere e riprendere il passo"

Nel giorno dell'anti-vigilia della settima giornata di campionato la Roma ha lavorato a Trigoria nel pomeriggio, scendendo in campo con qualche minuto di ritardo in cui Garcia ha voluto trattenere i suoi per una breve riunione tecnica. Tutti a disposizione del tecnico tranne Strootman, Torosidis e Manolas che hanno svolto un lavoro differenziato, Gervinho (appena rientrato dalla Nazionale) si è dedicato ad una seduta defaticante, e Cole e Maicon, come da programma personale, hanno effettuato la seduta in palestra. Assente Juan Manuel Iturbe, che probabilmente tornerà a disposizione martedì contro il Bayern Monaco, Leandro Castan invece ha lavorato a parte. Domani la squadra si dedicherà ad una rifinitura blindata.

JUVE-ROMA NON STOP - Non si placano le polemiche post Juventus-Roma. Dopo le discusse decisioni di Rocchi, alle dichiarazioni di Francesco Totti, alle repliche del mondo Juve, è arrivata anche l'opinione di Morgan De Sanctis. "Dico solo che i vincitori dovevano abbassare i to­ni e invece è stato il contrario. Io dico che discutere non è negativo. Il calcio vive di polemiche e teatrali­tà. Con 20 anni di calcio alle spalle, Totti ha fatto bene a parlare dopo il match. Bisogna saper perdere, ma si fa fatica ad accettare certe decisioni perché si ha la sensazione di non giocare ad armi pari". Il pirata, numero uno della Roma, non le manda a dire, e nell'intervista fiume alla Gazzetta dello Sport ha fatto il suo punto sulla situazione: "Come dicono a Torino? “Vincere non è importante: è l’unica cosa che con­ta”. Dovrebbero aggiungere: “E non ci interessa tan­to come”. Non parlo di furti, intendo dire che do­vrebbero ammettere di essere stati fortunati e non trincerarsi dietro la tesi dell’accerchiamento". 

"“Gli errori di Rocchi si vedevano ad occhio nudo”, ha ribadito Zibi Boniek, mentre l'ex bianconero Stefano Tacconi si è scagliato contro le dichiarazioni di Morgan De Sanctis. “Juventus-Roma è stata una partita non bella sotto molti aspetti, in particolare per le polemiche post e soprattutto durante”il pensiero di Fabio Capello. "Ci sono rimasto male - ha concluso il ct della Russia - era un esempio di calcio italiano che sta tornando ad alto livello".