Maurizio Sarri vince il primo derby contro la Roma di Mourinho. L'ex Chelsea ha commentato a fine match la vittoria dei suoi per 3-2.
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Sarri: “Sul rigore possiamo discutere una giornata. Potevamo vincere con più gol”
Le parole del tecnico laziale
SARRI A DAZN
Ha scelto di esultare con Olimpia... L'ho trovata lì per caso insieme a Juan. Olimpia dorme dietro la mia stanza a Formello la sento.
La Curva Nord ha visto un grande giocatore in campo, Felipe Anderson... Deve dare continuità a queste prestazioni. A me a tratti mi prende il dubbio che lui non si renda conto della sua forza perché troppo spesso giocava in maniera timida e le qualità di Felipe sono queste, se trova convinzione e determinazione è questa.
Parolo: Anderson lo chiamavo il mio uomo di fiducia... E' quello perché ha una coordinazione, una leggerezza nella corsa, E' difficile accettare partite di medio livello da lui.
Avete fatto un grande lavoro difensivo, sempre corti ma compatti. In fase di possesso Milinkovic ha giocato 6 metri più avanti... E' qualcosa di cui ho parlato ai ragazzi in questi giorni perché la sensazione è che fossero bloccati dal giocare nel pensare e ho detto di giocare liberi. Penso sia venuto fuori da questo. Abbiamo fatto una buona prestazione difensiva e abbiamo preso gol due volte da palla ferma.
Ti sei scrollato addosso tanta tensione, vincere il derby porta entusiasmo. Tutti dicono che sei un maniaco delle palle inattive... Ieri abbiamo provato il tipo di soluzione che hanno loro quando portano i saltatori sul primo palo ma non era semplice non per i saltatori ma per Veretout che ha messo due angoli stupendi. Siamo stati in difficoltà nonostante in quella zona avessimo messo saltatori. Dalla parte in cui calciava Veretout è stata dura.
Luis Alberto e il concetto di libertà, ha giocato più libera e coraggiosa... Non esageriamo nella libertà perché devono stare in un contesto.
Quanto c'è di margine di crescita? A che punto è il sarrismo? Dipende da cosa si prende come punto di riferimento perché ogni squadra deve plasmare il suo modo di giocare. Non è la play station ma il calcio vero. In 7 occasioni è uscita da dietro come piace a me ma non si può creare un clone di altre squadre. Questa squadra ha potenziale da offrire.
Quanto sei cambiato anche tu rispetto a quando hai lasciato Napoli? Le esperienze fatte da lì in avanti ti abbiano messo in mano delle rose in cui sei stato costretto... è stato complicato? Lo sto vivendo benissimo perché qui si può lavorare, sono stati presi 2/3 giocatori che possono giocare sugli esterni. Cambiare 3/4 giocatori nella Juve sono spese che al momento erano inaccessibile e quindi ci siamo adattati noi con qualche sofferenza perché non rinunci volentieri alle tue idee, abbiamo trovato un compromesso che ci ha portato a vincere.
Questa partita come la mette nella classifica? Ho fatto un anno di Premier e vengono fuori spesso partite come oggi. A livello di emotività la metto nei primissimi posti, non pensavo che giocare un derby desse questa adrenalina e questa soddisfazione a vincerla. Una delle primissime.
Mourinho ha detto che ha trovato un'altra Serie A più bella, pensi la stessa cosa? Non c'è confronto, in questo momento storico sono su un altro livello, a livello di qualità tecnica e di accelerata dei giocatori. Vedo un campionato in cui ci sono idee, squadre in cui si cerca di giocare a calcio. Poi può essere che nel girone di ritorno i gol siano minori, in questo momento è un campionato pieno di idee.
SARRI A LAZIO STYLE
Cosa vuol dire vincere il derby? La fatica di giocarlo. C’è tensione, cerchi di mantenere la calma ma c’è tensione. L’adrenalina è tanta e la gioia è tanta. Sensazione particolare.
Com’è stato il momento sotto la nord? Io ero andato per ringraziare i tifosi poi mi hanno dato Olimpia. Un’emozione forte.
Il gol di Milinkovic ha sparigliato le carte, ha dato fiducia. Siamo entrati in partita nel modo giusto. La squadra era concentrata come nelle partite importanti. La gara era bloccata poi è esplosa dopo il vantaggio. Abbiamo fatto un’ottima partita difensiva e mi dispiace perché i gol sono arrivato su angolo e su rigore, meritavano di meglio.
Te lo aspettavi così il derby? Essendosi sbloccato subito è diventato un derby propositivo. Tutto quello che abbiamo fatto noi allenatori lo abbiamo fatto per vincere la partita. Potevamo vincere più largo, sul rigore possiamo discutere un giorno ma sul 3-1 potevamo segnare due-tre gol.
Cosa è più importante: l’atteggiamento, la qualità delle giocate o il rimanere nella partita nonostante tutto? Gli ultimi minuti li abbiamo gestiti bene. L’unico momento che non mi è piaciuto è stato dal 30’ al 45’ perché li abbiamo aspettati bassi, ma se fossimo andati in velocità avremmo potuto fare male.
È soddisfatto di Felipe Anderson? Sì, deve convincere di giocare sempre così. Ha un’eleganza della corsa che non ho mai visto. Ha grande tecnica e grandi scelte nell’ultimo passaggio. Dovrebbe essere su questi livelli sempre. È talmente umile che non si rende conto della sua qualità. Spero che con la maturità diventi più continuo.
SARRI IN CONFERENZA STAMPA
È la gara della svolta? Intanto prendiamo la soddisfazione per il derby. Si è sbloccata dopo 10 minuti e di conseguenza è venuta una partita molto più aperta, i ragazzi stavano facendo buone partite dal punto di vista tattico ma non qualitativo. In questa la qualità sembra nettamente migliore. Le prossime partite saranno un esame di maturità.
La Lazio di oggi è stata diversa rispetto alle ultime prestazioni della squadra? Siamo passati da una percentuale di passaggi riusciti dal 60 all’88. Questa è una squadra che già da qualche partita e dal punto di vista tattico e capacità di scendere sulle seconde palle era in crescita. Le qualità tecniche dovrebbero essere quelle oggi.
Si aspettava così il derby di Roma? È una partita che ti prosciuga, c’è tanta tensione e adrenalina e vincerle dà una soddisfazione incredibile.
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