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Sannino: “Luis Enrique ha una mentalità nuova. Giovedì ce la giocheremo”

Giuseppe Sannino, allenatore del Siena, intervenendo in esclusiva a Tele Radio Stereo ha dichiarato: “La Serie A non è diversa dall’emozione che ti dà l’esordio in altre categorie. Cambia l’impatto con i media, ovviamente...

Redazione

Giuseppe Sannino, allenatore del Siena, intervenendo in esclusiva a Tele Radio Stereo ha dichiarato: "La Serie A non è diversa dall'emozione che ti dà l'esordio in altre categorie. Cambia l'impatto con i media, ovviamente la Serie A ha una visibilità maggiore, ma poi conta il lavoro, e il lavoro deve essere professionale in qualsiasi serie.

L'obiettivo del Siena è restare in A, sapendo che si dotrà soffrire fino all'ultimo. Il gap tecnico è notevole rispetto a molte squadre, con il resto delle formazioni potremo colmarlo correndo e perseguendo l'obiettivo prefissato, rispettando l'avversario, ma non temendolo. Come è capitato ieri con la Juventus, quando dovevamo essere la vittima sacrificale e alla fine abbiamo perso per un solo gol.Giovedì altro impegno probante, ci sarà un ambiente arrabbiato nel modo giusto perché i tifosi della Roma vogliono veder vincere la propria squadra, cosa finora non è avvenuto. Ma alla fine la Roma ai propri tifosi farà togliere molte soddisfazioni.Luis Enrique ha portato una nuova mentalità, per un calcio totale, con calciatori che possono interpretare più ruoli. A livello tattico non ci si inventa più niente. Ma le innovazioni e la mentalità possono essere utili. Poi ovviamente contano i risultati. Non mi schiero con chi lo considera un intruso nel calcio italiano o un raccomandato. Ha idee valide, nuove. Nel calcio serve umiltà, anche migliorandosi 'rubando' qualcosa ai colleghi. Per la mia crescita non faccio mistero che spesso, cosa che capita a molti altri allenatori, sono andato a vedere gli allenamenti di altri tecnici, per confrontare le mie idee con le loro e per carpire qualcosa. E poi sono abituato a pensare a me stesso. Ho fatto tanta gavetta, allenando in tutte le categorie. E ora sono in Serie A. E spero di restarci il più a lungo possibile. Anche se il nostro mestiere dà tante soddisfazioni ma non offre certezze.Mangia e io arriviamo da Varese, lui allenava la Primavera. E ora alleniamo in A. Credo semplicemente che a Varese si possa lavorare al meglio e come piazza offra la possibilità di mostrare i propri meriti.Il possesso palla della Roma è importante, da unire all'interscambiabilità dei giocatori, anche quelli in attacco. Che può contare su Totti, che illumina la scena, sotto porta come quando fa assist.Per noi la partita dell'Olimpico è delicata sia per il valore dell'avversario sia perché a Roma tutti si aspettano la vittoria che finora non è mai arrivata.Per lo scudetto, vedo bene le solite note. Inter, Milan, ottime possibilità anche per il Napoli. Un occhio di riguardo alla Juventus e poi farà benissimo la Roma. Magari all'inizio non viene considerata per lo scudetto, poi però alcune stagioni sono strane, se fai bene, se i giocatori ti seguono, puoi sorprendere. E la Roma può sorprendere in positivo.Credo che nel calcio un allenatore non si debba lamentare, ma credere di allenare sempre la squadra più forte che gli si potesse mettere a disposizione. Il mio Siena è un bel mix, c'è gente esperta e giovani interessanti. D'Agostino può darci una bella mano. Si è calato nella nuova realtà con grande professionalità. Uno che ha giocato in Nazionale e sfiorato la Juventus e il Real Madrid. Gonzalez lo stiamo scoprendo e per questo lo aspettiamo. E' arrivato quasi in conclusione di calcio mercato, è un attaccante reduce da un grande campionato nel Novara. Sa dare profondità alla squadra. Brkic fisicamemente fa paura. Sono convinto che il nostro portiere sia destinato a una grande carriera.Il fallo di Lucio su Stekelenburg? Pur partendo dal presupposto che ciò che accade in campo sia difficile da interpretare nonostante l'occhio di mille telecamere, ritengo fosse da rosso diretto. Ma anche in questo caso concedo l'attenuante all'arbitro, perché pure sembrando banale è vero che giudicare in una frazione di secondo".