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Sampdoria, Munoz: “Roma una grande squadra ma noi possiamo dire la nostra con tutti”

"Siamo un grande gruppo, straordinario. Siamo forti, anche se stasera affronteremo una delle squadre più competitive"

Redazione

Ezequiel Munoz aspetta il suo momento, in attesa di tornare protagonista. Proprio come lo era a Palermo, adesso vuole prendere per mano la difesa della Sampdoria. Il ritorno è vicino. Intanto i blucerchiati stasera sfideranno la Roma. “Con la consapevolezza di affrontare una grandissima squadra”, dice il difensore al portale di calciomercato.

"Comunque, una partita difficile.

“Sì. Ma se la Sampdoria ha il giusto approccio può dire la sua in qualunque campo. Siamo un grande gruppo, straordinario. Siamo forti, anche se stasera affronteremo una delle squadre più competitive”.

"Alla Roma c’è Walter Sabatini, il ds che le ha dato fiducia portandola in Italia.

“Lo stimo tanto. È un grande uomo. Ma ora penso alla Samp”.

"Lei a gennaio è stato al centro di tante voci di mercato. Come ha vissuto il mese di calciomercato?

“Tranquillamente. A parlare ci pensava il mio procuratore, non io. Io dovevo pensare solo a giocare. E sono felice di essere alla Sampdoria”.

"Di lei si dice che sia già promesso al Milan per l’estate.

“Non ci penso. Devo recuperare dall’infortunio e voglio dare il mio contributo. E non nascondo che mi piacerebbe rimanere alla Samp, qui sto bene. C’è un gruppo unito, del futuro se ne parlerà a tempo debito. Non adesso”.

"Il Palermo le aveva fatto una proposta di rinnovo, perché non è rimasto?

“Non ci siamo accordati sul rinnovo. In città mi hanno dato la colpa, ma la colpa deve assumersela anche la società. Colpa mia sì, ma anche del Palermo. Quando non si trova un accordo si dà la colpa al giocatore, ma è sempre di tutti. Se avessi trovato un accordo sarei rimasto volentieri, la decisione di separarsi penso sia stata di entrambi. Ma ora penso alla Sampdoria”.

"Il momento più bello e quello più brutto dei suoi anni in rosanero?

“Il più brutto sicuramente il secondo anno quando non ho avuto continuità, quando facevo qualche errore venivo criticato. Ma nel complesso sono stati quattro anni e mezzo belli, il momento più bello è stato la finale di Coppa Italia. A Palermo mi trovavo bene, a parte il secondo anno la gente era sempre con me. Proprio come i tifosi argentini”.

"Intanto a Palermo piovono fischi per Barreto, che a giugno arriverà proprio alla Sampdoria…

“È il capitano, sta facendo molto bene. Ognuno sceglie il proprio destino, consapevole delle proprie scelte. Ognuno fa i propri interessi. Mi piacerebbe ritrovarlo come compagno di squadra, è un grande amico. Ma non parlo con lui da tempo, non so cosa voglia fare. Sicuramente è un grande calciatore”.

"Da argentino Franco Vazquez ha scelto l’Italia. Che ne pensa?

“Una sua scelta, la rispetto. La Nazionale Italiana è importante, proprio come l’Argentina. Ognuno fa le scelte che vuole”.

"E lei ci pensa alla Nazionale? A Palermo stava facendo bene…

“No. Piano. Ora voglio recuperare e tornare a disposizione del mister. Per fare del mio meglio con la Sampdoria”.