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Sale l'attesa nella Capitale: lunedì arriva DiBenedetto!

(ilsussidiario.net – M.Fattorini) – “Non se ne può più”, è il coro unanime di tifosi e critica che si leva sul web e via etere, ma anche al bar, a scuola e in tutti i canali di comunicazione della galassia giallorossa.

Redazione

(ilsussidiario.net - M.Fattorini) - "Non se ne può più", è il coro unanime di tifosi e critica che si leva sul web e via etere, ma anche al bar, a scuola e in tutti i canali di comunicazione della galassia giallorossa.

D'altronde la trattativa tra Unicredit e la cordata americana per il passaggio di proprietà dell'As Roma ha fatto registrare l'ennesimo slittamento rispetto ai tempi e alle modalità ipotizzati dai media. "Si riunisce il c.d.a. o il consiglio dei ministri per decidere?" ironizza un tifoso su Facebook a proposito dell'incontro per la firma dei contratti. "Facciamo una colletta e regaliamogli una biro", scherza un altro. Una querelle estenuante, "peggio di Beautiful", che però volge al termine.

LO SBARCO - A quanto si apprende, il futuro presidente giallorosso, l'italoamericano Thomas DiBenedetto, sbarcherà a Roma lunedì, si sistemerà in un lussuoso hotel del centro storico per poi sedersi, 24 ore dopo, al summit con la banca e definire gli ultimi dettagli prima di apporre le firme. "Siamo alle battute finali della nostra trattativa in esclusiva e contiamo di rispettare i tempi dell'esclusiva" conferma Paolo Fiorentino, numero due di Unicredit e regista dell'operazione. L'incontro per la cessione è questione di giorni e non dovrebbe protrarsi oltre il 30 marzo, termine comunque non improrogabile per l'esclusiva concessa alla cordata d'Oltreoceano.

SOCI E SOLDI - Al momento non sono in agenda cerimonie pubbliche o eventi ufficiali post-summit anche se non è da escludere una conferenza stampa per dare lumi all'opinione pubblica circa l'operazione in cui la cordata statunitense sborserà una cifra vicina ai 115 milioni di euro per assicurarsi il pacchetto di maggioranza dell'As Roma, gli immobili di Trigoria e il marchio. C'è di più: nelle ultime ore quotidiani e radio hanno dato conto di un nuovo socio americano, oltre ai quattro attuali, che risponde al nome di Bill Duffy, rinomato agente sportivo dell'NBA.

BASKET O ITALIA? - Secondo diverse fonti, il fondatore della BDA Sports Management (che rappresenta stelle come Carmelo Anthony e Steve Nash) andrebbe a "rosicchiare" il 20% della quota di Unicredit in As Roma aggiungendosi ai connazionali DiBenedetto, Ruane, D'Amore e Pallotta. Tra ipotesi e supposizioni, non c'è la certezza su nome e ingresso del quinto investitore che, comunque, entrerà in gioco solo ad affare già concluso. C'è infatti da smaltire il pacchetto azionario giallorosso di Unicredit (40%): resta da capire se parte delle quote sarà girata ad un italiano (Angelini e Toti in pole) o ad un americano. Partendo dal presupposto che la banca intende ridurre gradualmente la propria partecipazione nel club capitolino, circostanza di cui DiBenedetto discuterà con Unicredit nei prossimi giorni.

TIMORI E TREMORI - Intanto la Capitale aspetta e spera, strepita e perde la pazienza. Un ritmo continuo di emozioni, attese e dichiarazioni strappate a questo dirigente o a quel giornalista. Il titolo vola in Borsa e fa registrare un +6,05% al termine delle contrattazioni di ieri. L'entusiasmo non è mai venuto meno anche se con il protrarsi della trattativa, sommato ai 7 anni complessivi di querelle societaria, i tifosi cominciano a spazientirsi. "Piuttosto lunghe queste battute finali", chiosa un tifoso sul web a proposito delle parole di Paolo Fiorentino. "Ma co tutti sti rinvii nun è che ce preparano er primo de aprile?". Sarebbe uno scherzo amaro per tutti, Unicredit compresa.