Walter Sabatini torna a parlare, come sempre mai banale anche sulla questione dei giovani. Di certo all'ex ds giallorosso non è mai mancato il coraggio: “Dicono che in Italia ci sia carenza di talenti, ma Roma ha 2 milioni e mezzo di abitanti e il 30% di giocatori di A e B provengono da lì - le sue parole a 'Il Bello del Calcio' -. Non c'è carenza, non c'è coraggio che è diverso. Vedo allenatori e dirigenti che prima di far giocare un 2002 si fanno il segno della croce o vanno a farsi benedire. Non catalogo i giocatori in base all’età, ma in base alle qualità: se sono forti, sono forti sia da giovani che da vecchi. Per me esistono solo forti e scarsi".
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Sabatini sui giovani: “A Roma ho visto carriere rovinate solo per ambire ai soldi”
Attualmente senza squadra, Sabatini risponde anche sulla possibilità di un cambio di regolamento nelle liste:"Se un giovane deve giocare grazie a delle regole, c'è già un problema a monte. Tanti giovanissimi hanno un procuratore. Evitate chi vi parla solo di soldi e non vi chiede mai come va a scuola. A Roma ho visto genitori e procuratori che mi hanno portato via ragazzi rovinandogli la carriera solo per ambire ai soldi. Se un ragazzo viene a me con il procuratore non è che gli offro di più. L’agente ha un senso logico solo quando approcci alla carriera professionistica. I miei scout ad esempio hanno il divieto di parlare con i procuratori, se lo fanno sottobanco è a loro rischio e pericolo. Devono riferire solo a me, non esiste che le osservazioni passino dai procuratori". Infine Sabatini chiude citando Mourinho:"Di solito non condivido mai le sue parole al 100%, ma una cosa giusta l’ha detta: ‘Chi sa solo di calcio, non sa niente di calcio’”.
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