“Il Palermo l’ho definito la mia utopia calcistica, chiaramente si è trattato di un progetto non completamente realizzato.
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Sabatini: “Roma è una città piena di pressioni. Volevo Silvestre questa estate”
“Il Palermo l’ho definito la mia utopia calcistica, chiaramente si è trattato di un progetto non completamente realizzato.
Perché potesse essere tale era necessario un traguardo che è quasi arrivato, prima con la qualificazione sfiorata alla Champions League, in seguito, anche se fisicamente non ero più presente, con la vittoria della Coppa Italia – ha spiegato l’attuale direttore sportivo della Roma, prossima avversaria dei rosanero in campionato - Volevo portare qualcosa a Palermo attraverso la strategia che era stata adottata, quella strategia che io definisco un’utopia. Già, era proprio un’utopia pensare di portare la Champions a Palermo. Per me l’esperienza siciliana è stata comunque una parentesi di grandissima crescita, sarà sempre qualcosa di significativo nella mia vita, quando vedo il rosa accendersi in campo provo davvero una forte emozione”. Nel corso del suo intervento, in esclusiva, ai microfoni di Mediagol.it, l’ex ds del Palermo, Walter Sabatini, ha poi sottolineato come la Capitale sia ricca di tifosi rosanero. “Anche qui a Roma sono presenti diversi sostenitori rosa, ciò inevitabilmente fa piacere.I tifosi del Palermo sono ovunque e credo aumenteranno poiché la squadra è bella, simpatica ed ispira sentimento. Qui si incontrano tanti siciliani emigrati e parecchi simpatizzanti dei vostri colori”.
"Vi sono sembrato più invecchiato rispetto a quando lavoravo in Sicilia? Diciamo che ho attraversato 3-4 mesi molto impegnativi, la Roma è un grandissimo club e una città piena di sentimento con una notevole densità di opinioni, sussurri e ‘grida’. Roma è tanto in ogni sua manifestazione. Il compito è faticoso ma, adesso, con Baldini e Fenucci la società è completa e rispetto all’inizio, che ero da solo, le cose stanno cambiando e migliorando”. “Se Zamparini mi ha chiesto di intercedere per convincere Rossi a tornare sui suoi passi? Assolutamente no, in quel frangente vi assicuro che non ho avuto nessun tipo di ruolo. Conosco molto bene le peculiarità di entrambi i soggetti sono situazioni molto delicate e qualsiasi tipo di intervento può risultare fastidioso e negativo. Ho semplicemente assistito da spettatore alle scelte compiute da Delio e dal presidente”
Silvestre?“Lo ritengo certamente uno dei migliori difensori della Serie A, complimenti al club rosanero che con lui ha fatto davvero un ottimo colpo – ha ammesso Sabatini - Se ho provato a portarlo a Roma? Ci ho pensato, perché è un ragazzo che mi è rimasto un po’ sospeso nell’aria perché già alla Lazio avevo accarezzato l’idea di riprenderlo quando ancora giocava nel Boca Juniors, poi non l’ho fatto e devo dire che ho sbagliato. Mi sono pentito di non averlo portato alla Lazio”
Totti e Miccoli? “Le due figure per il rispettivo peso specifico all’interno del proprio club sono sovrapponibili, poi ognuno ovviamente ha la propria storia e quella meravigliosa di Totti si caratterizza per aver passato tutta la vita sportiva alla Roma rinunciando ad opportunità professionali incommensurabili, Fabrizio oltre al Palermo ha avuto altre tappe nella sua carriera. In questo sono un po’ diversi, ma il peso all’interno del club è analogo”. FONTE: Mediagol.it
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