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Rosi: “Il Tardini è il mio portafortuna. Felice per la Roma, alcuni miei ex compagni mi hanno fatto i complimenti”

Entrato a partita in corso domenica sera, Aleandro Rosi ha messo a segno il gol che ha messo al sicuro la vittoria del Parma contro il Chievo.

Redazione

Entrato a partita in corso domenica sera, Aleandro Rosi ha messo a segno il gol che ha messo al sicuro la vittoria del Parma contro il Chievo. E’ stato proprio Rosi questo pomeriggio ad inaugurare la settimana dei crociati, che a Collecchio hanno ripreso la preparazione.

Proprio il gol è stato forse il miglior modo per digerire l’amarezza di non partire titolare dopo un esordio difficile contro la Juventus: “E’ normale che uno voglia sempre giocare – ha spiegato Rosi -, ma in settimana avevo avuto qualche problema, c’erano compagni che stavano meglio di me e quindi era giusto che partissero loro. Entrare e segnare il gol che ci ha aiutato a chiudere la partita è stato comunque importante. Alla prima giornata avevamo pur sempre di fronte la Juventus, e anche se uno scende sempre in campo con la voglia di fare del suo massimo per la quadra, lì non era andata bene. Anche per questo è stato poi importante battere il Chievo domenica”.

Statistiche alla mano, Rosi ha trovato lo stadio dei suoi sogni: “Sì, il Tardini è il mio portafortuna. Ci ho segnato il primo gol in serie A con la Roma, l’anno scorso avevo fatto l’assist e adesso il gol all’esordio col Parma”. Una rete seguita dal bacio della maglia: un gesto che ha diviso i tifosi: “Ma da quando ho saputo dell’interessamento del Parma, io non vedevo l’ora di arrivare qui e di iniziare. Ho sentito subito la fiducia della società, quella del gruppo, e dopo il gol mi sono sentito di baciare la maglia perché quando faccio parte di un progetto io lo sposo fino in fondo”. Ogni gol ha sempre una dedica speciale: “Io ne ho due. La prima è per mia zia, che sta lottando contro un tumore. La seconda è per il direttore Leonardi”.

Finora Rosi ha giocato sull’out di destra sia contro la Juve che contro il Chievo: “Quello è il mio ruolo. Ma se c’è bisogno non ho problemi a giocare da un’altra parte, centrale, esterno sinistro. Se l’allenatore fa le sue valutazioni e mi chiede di giocare in un altro ruolo, io lo faccio senza problemi”. Adesso, grazie anche alla sosta, il Parma ha due settimane per preparare la trasferta di Napoli (con una prova anche sabato alle 19 nell’amichevole al Tardini contro la Sampdoria): “Abbiamo 15 giorni per recuperare al meglio Napoli e anche per me per recuperare dai problemi dell’ultima settimana. Sappiamo che non sarà facile, perché di fronte ci sarà una squadra che ambisce allo scudetto, ma noi andremo là col coltello tra i denti”. Nessun rimpianto, dunque, per non fare più parte della Roma di Zeman: “Io do tutto in campo per la squadra in cui gioco. Ovviamente sono contento per la Roma perché fino a qualche settimana fa erano i miei compagni. Anzi, qualcuno di loro mi ha anche fatto i complimenti per il gol domenica sera”.