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Ronchi: “Senza Totti s'è spenta la luce.A me non piace questo progetto, non piace Luis Enrique”

«Quando è uscito Totti si è spenta la luce. Sono molto preoccupato e profondamente dispiaciuto per questa Roma e mi lascia perplesso quanto sta accadendo». Lo ha detto Andrea Ronchi, deputato del gruppo Misto e tifoso della Roma, sul momento...

Redazione

«Quando è uscito Totti si è spenta la luce. Sono molto preoccupato e profondamente dispiaciuto per questa Roma e mi lascia perplesso quanto sta accadendo». Lo ha detto Andrea Ronchi, deputato del gruppo Misto e tifoso della Roma, sul momento che sta vivendo la squadra giallorossa, a 'La Politica nel Pallone su Gr Parlamento.

«Montella aveva ragione, qualsiasi allenatore italiano sarebbe stato già esonerato. A me non piace questo progetto, non piace Luis Enrique, non funziona, non si cambiano 11 calciatori, non si cambia sempre formazione, l'esterofilia impera in Italia. Se mi sbaglio sono pronto a fare ammenda. L'unico vero giocatore in prospettiva è Lamela, Pjanic è un buon giocatore e gli altri sono mediocri. È una Roma molto deludente e il progetto lo dobbiamo ancora vedere», ha aggiunto l'ex Ministro per le politiche comunitarie. Ronchi parla anche della legge sugli stadi ancora ferma «non solo per colpa della politica ma per chi pensa a speculare. Siamo sempre indietro. Lo stadio si vive due ore a malapena invece deve essere un impianto polivalente. La Juve è un esempio da seguire, ma la nostra burocrazia è contro. Se ci fosse una normativa che avvicina invece di allontanare, sarebbe meglio. Lo stadio non deve essere un investimento pubblico ma ci sono le forze per farlo». (Adnkronos)